BASTA VIOLENZA SULLE DONNE - 25 NOVEMBRE TUTTI I GIORNI

Il 5 gennaio con Pippo Fava. La società civile in piazza contro i poteri mafiosi

0 0

Ricorre il 34^ anniversario dell’omicidio del giornalista e scrittore Giuseppe Fava, che venne ucciso la sera del 5 gennaio 1984 davanti all’ingresso del teatro Stabile di Catania. Aveva parcheggiato la sua Renault 5 e stava per aprire la portiera quando un killer sparo’ attraverso il finestrino: cinque proiettili calibro 7,65 lo raggiunsero al collo e alla nuca. Un delitto di mafia, commissionato per fare tacere una voce libera. A Catania era diventato un giornalista scomodo, ed attraverso i “Siciliani”, mensile da lui fondato appena un anno prima, nel gennaio dell’83, conduceva numerose e scottanti inchieste contro l’intreccio mafia, affari e politica. Per l’uccisione di Giuseppe Fava la prima Corte d’Assise di Catania ha condannato il boss Nitto Santapaola e Aldo Ercolano, ritenendoli mandanti, e Marcello D’Agata, Francesco Giammuso e Vincenzo Santapaola, come organizzatori ed esecutori dell’omicidio. La Corte d’appello di Catania ha poi confermato le condanne all’ergastolo per Nitto Santapaola e Aldo Ercolano, mentre ha assolto D’Agata, Giammuso e Vincenzo Santapaola che in primo grado erano stati condannati all’ergastolo come esecutori dell’omicidio. Sentenza che e’ stata confermata in Cassazione nel mese di novembre del 2003. Giuseppe Fava era nato a Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa, il 15 settembre 1925. Laureatosi in giurisprudenza nel 1947, era diventato giornalista professionista nel 1952. Redattore e inviato speciale nei settori di attualita’ e di cinema per riviste come “Tempo illustrato” e “La domenica del Corriere”, corrispondente di “Tuttosport”, collaboro’ a “La Sicilia”. Dal 1956 al 1980 era stato anche capocronista del quotidiano “Espresso sera”. Drammaturgo, romanziere, autore di libri-inchiesta: nel 1975 ottenne grande successo il suo romanzo “Gente di rispetto”; nel 1977 pubblico’ un altro romanzo “Prima che vi uccidano”; nel 1983 “L’ultima violenza”, da molti considerato il suo capolavoro drammaturgico. Nel gennaio del 1983 esce il primo numero del mensile “I Siciliani” che Fava aveva fondato con un gruppo di giovani.

Numerose le iniziative organizzate per ricordare il giornalista e scrittore. “Anche quest’anno – si legge sul sito de I Siciliani giovani – saremo in corteo il 5 gennaio  per continuare il cammino intrapreso da Pippo Fava e da tutti coloro che con coraggio si sono battuti per liberare la nostra terra dagli intrecci tra politica, mafia e imprenditoria. Oggi come ieri continuiamo a dire no a qualsiasi forma di oppressione mafiosa. Oggi come ieri, continuiamo a lottare per la verità”.


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21