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Aldo Capitini a 50 anni dalla morte. Il programma delle iniziative in Umbria

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Il 19 ottobre 1968 moriva, a Perugia, Aldo Capitini. Poeta, filosofo, pedagogista, libero religioso e rivoluzionario nonviolento, tenace sperimentatore di una «nuova socialità» ispirata ai valori di una democrazia integrale, «il potere di tutti», e di una realtà liberata da ogni forma di violenza, era nato a Perugia il 23 dicembre 1899. A cinquant’anni dalla morte si è costituito un comitato di enti pubblici, istituti e associazioni con lo scopo di ricordarne la figura, il pensiero, l’azione, tramite un nutrito programma di iniziative da gennaio a dicembre (attività nelle scuole, produzione editoriale e di strumenti di studio, incontri, interventi teatrali e musicali) che sarà ufficialmente presentato agli organi d’informazione nel corso di una conferenza stampa aperta alla cittadinanza, venerdì 26 gennaio a Perugia, a partire dalle ore 11, nel Palazzo dei Priori, sala della Vaccara.

Il comitato promotore del programma «Aldo Capitini 2018» è composto da Regione Umbria, Provincia di Perugia, Comune di Perugia, Università degli Studi di Perugia, Università per Stranieri di Perugia, Ufficio scolastico regionale per l’Umbria, Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea, Fondazione Centro Studi Aldo Capitini, Fondo Walter Binni, Archivio di Stato di Perugia, Galleria nazionale dell’Umbria, Istituto tecnico economico tecnologico «Aldo Capitini» di Perugia, Il Ponte Editore, Libera Umbria, Associazione amici di Aldo Capitini, Movimento nonviolento per la Pace, Tavola della Pace, Coordinamento nazionale degli Enti locali per la Pace, Società operaia di mutuo soccorso di Perugia.


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