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Shawkan, udienza n. 41 rinviata. Se ne riparla a gennaio

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Anche l’udienza numero 41, in programma il 23 dicembre, del maxi-processo contro 739 imputati iniziato il 12 dicembre 2015 al Cairo è stata rinviata. La prossima è stata fissata al 2 gennaio. Come noto degli imputati fa parte, unico giornalista, Mahmoud Abu Zeid detto Shakwan, in condizioni di salute sempre più precarie.

Shawkan è stato arrestato il 14 agosto 2013 mentre si trovava, per conto dell’agenzia fotografica Demotix di Londra, in piazza Rabaa al-Adawiya, al Cairo, a documentare il violentissimo sgombero di un sit-in della Fratellanza musulmana. Fu un massacro con centinaia e centinaia di morti in un solo giorno.

Shawkan rischia una condanna all’ergastolo per questo lungo elenco di pretestuose accuse: “adesione a un’organizzazione criminale”, “omicidio”, “tentato omicidio”, “partecipazione a un raduno a scopo di intimidazione, per creare terrore e mettere a rischio vite umane”, “ostacolo ai servizi pubblici”, “tentativo di rovesciare il governo attraverso l’uso della forza e della violenza, l’esibizione della forza e la minaccia della violenza”, “resistenza a pubblico ufficiale”, “ostacolo all’applicazione della legge” e “disturbo alla quiete pubblica”.

Il suo “reato” è solo quello di aver fatto il suo lavoro. Si chiama giornalismo.


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