Mancano ancora due settimane alla chiusura delle iscrizioni al concorso “Rileggiamo l’Articolo 21 della Costituzione” promosso da Articolo 21 per avviare tra gli studenti una riflessione meditata sulla libertà d’informazione al tempo di Internet e sono già oltre quindicimila gli studenti che vi hanno aderito in rappresentanza di oltre trecento licei e istituti superiori di ottantuno province, compresi tre licei italiani in Europa.
Per favorire la più ampia partecipazione, nel regolamento del concorso abbiamo indicato in dieci studenti il numero minimo di partecipanti per ciascuna scuola: un accorgimento del tutto superfluo perché, a dimostrazione di un reale interesse per questo esperimento di media education, i dirigenti scolastici e i docenti hanno raccolto l’adesione d’intere classi, in alcuni casi d’intere sezioni. Pertanto, migliaia di studenti sono già al lavoro per elaborare, entro il 30 marzo 2018 un testo di trenta righe che dia un’interpretazione innovativa, e in linea con i tempi, dell’Articolo 21, in particolare del primo comma: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”.
Questa massiccia adesione a un concorso che, oltretutto, non prevede alcun premio, se non quello di parteciparvi attivamente, è un segnale di vivacità intellettuale e impegno civile da parte di studenti e docenti che smentisce tanti luoghi comuni, a partire da quello che considera la nostra scuola come un corpo separato dalla società.
Realizzato in collaborazione con il Miur, la Fnsi, l’Associazione Italiana Costituzionalisti e l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, il concorso è un invito rivolto agli studenti perché possano riflettere non solo sul diritto a informare ed essere informati, ma anche sulle regole che devono presiedere alla circolazione delle notizie su Internet: il più grande spazio di discorso pubblico che l’umanità abbia mai conosciuto, uno spazio in cui sono immersi, a vario titolo, per diverse ore al giorno; ma il concorso è anche un pretesto per mettere in luce le straordinarie potenzialità insite nella rivoluzione digitale; per discutere e proporre rimedi a problemi scottanti come le fake news e le post-verità, il cyberbullismo, la violazione della privacy e le campagne di odio; per comprendere quanto la libertà d’espressione sia diffusamente violata e oppressa in diverse aree del pianeta (262 giornalisti imprigionati nel 2017), e quanto allarmante sia la concentrazione di potere nelle mani delle “cinque sorelle” che dominano la Rete.
Questi argomenti saranno al centro di un incontro, promosso da Articolo 21 e dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, che si terrà a Napoli lunedì 18 dicembre nella prestigiosa sede dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e vedrà di fronte giuristi, giornalisti e studenti di trenta scuole della Campania. (scarica l’invito-programma).