Trova un capro espiatorio a un popolo frustrato e ti eleggerà suo capo.La formula ha sempre funzionato, perché chi è compresso dall’angoscia, vuole scaricarla su qualcuno, possibilmente una minoranza. Gli ebrei del fascismo sono sostituiti con i migranti dal neofascismo. Ma in entrambi i casi i violenti hanno il problema di trasformare un’offesa in legittima difesa. Allora s’inventa la provocazione. Come il libro “I protocolli dei savi di Sion”, che inventò un complotto degli ebrei, per giustificarne la persecuzione.
Lo stesso copione vale oggi, con un nuovo falso, l’invasione dei migranti. Per fare di questa nuova minoranza il capro espiatorio della frustrazione accumulata per una lunga crisi economica e di valori costituzionali, ancora in corso. La terapia sarebbe rimuovere le cause della sofferenza sociale, ridistribuendo meglio la ricchezza, per trasformarla in protezione e uguaglianza.
Ma le cose serie richiedono tempo e credibilità di chi le propone, due elementi che scarseggiano. Meglio allora per i furbi assecondare il popolo, che chiede di sfogarsi su qualcuno. La destra fa questo di mestiere da sempre. E anche adesso, i fascio-leghisti giustificano la violazione di domicilio dei nazi-skin di Como, perché hanno puntato la loro campagna elettorale tutta sulla persecuzione dei migranti. Ma dobbiamo reagire. La nostra Repubblica antifascista resisterà anche questa volta.
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