Ilva-Taranto: corsi e ricorsi della storia della città dei Wind Days

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Wind days che si rincorrono ricoprendo la città di minerale. Un gruppo di imprenditori- prenditori che prima ancora di regalare posti di lavoro e benessere ad un territorio sotto schiaffo, raccontano di esuberi, di  impunita’ se dovessero inquinare, di mille  pretese e zero doveri continua a dipingere le pagine natalizie di una città in balia del governo.
Dopo diversi appelli di Sindaco e Presidente di Regione, Rinaldo Melucci e Michele Emiliano, e una marea di tweet provocatori e sarcastici, il Ministro Calenda arriva a sorpresa a Taranto.  Convoca un tavolo negoziale dedicato all’Ilva di Taranto con all’ordine del giorno quanto richiesto dal sindaco  Melucci, al ministro dello Sviluppo Economico. Il  sindaco avrebbe  confermato che, al ricevimento della formale convocazione con l’ordine del giorno condiviso, sarebbe  disponibile al ritiro del ricorso al Tar, previa consultazione sulla questione anche con il Governatore Michele Emiliano.

 All’ordine del giorno del Tavolo per Taranto ci sarebbe  anche la valutazione del danno sanitario, oltre all’analisi del Dpcm, e dei suoi eventuali miglioramenti e il cronoprogramma per la copertura dei parchi minerali.
Il ministro dichiara di aver  dato disposizione all’amministrazione straordinaria dell’Ilva di partire comunque, prima ancora che si completi il processo di trasferimento degli asset. Calenda specifica che  si parlerà  dello sviluppo del fondo sociale per Taranto, che prevede 30 milioni di euro a sostegno in particolare dei giovani; del Centro di ricerca che Mittal vuole sviluppare qui, investendo per farlo diventare centro di eccellenza anche per le tecnologie di carbon free; del miliardo e 80 milioni di euro di bonifiche che l’amministrazione straordinaria impiegherà, oltre al miliardo e duecento che investirà Mittal sulla parte ambientale e dei provvedimenti a favore dell’indotto. Parallelamente  ripartirebbe   la vertenza sindacale. La convocazione del Tavolo e’ per il 20 dicembre.
Intanto altri strani messaggi del tipo “ok tavolo ma no ricorsi”, “A Taranto per rispetto,prossima volta chiedo permesso a Emiliano”.
Calenda ptaticamente dichiara di aver convocato il tavolo per il 20 senza voler escludere nessuno. Sarebbefelice se partecipasse anche Emiliano, ma è ovvio che bisogna prima ritirare i ricorsi: non si può discutere contemporaneamente su un tavolo negoziale e in Aula di Tribunale. dell’Europa, La sua  visita era una forma di rispetto verso Taranto. Non sapevo  che avrebbe dovuto chiedere il permesso a Emiliano. La prossima volta lo farà…
Diciamo che Taranto merita più rispetto, più attenzione e che,  piaccia  o meno, il Presidente della Regione ha tutti i diritti di dire la sua.
A quel tavolo seggano persone competenti e cittadini magari.
La consapevolezza di non voler più subire è ciò che anima la gente. Mai sottovalutare un popolo che, stanco,  decide di tornare protagonista.
Che il vento dei wind days soffi sulle coscienze di chi siederà a quel tavolo.
Ciò che conta è la rivoluzione e a Taranto si è risvegliata.
Ne tenga conto chi crede di parlare del lavoro e del Pil prima della salute.
Qui non si crede più a Babbo Natale  con le renne.  Qui si fa la storia del Paese.

Foto: Vincenzo Aiello


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