Se da una parte c’è un’Italia sana, come quella di migliaia di ragazzi – che a volto scoperto e pulito, rinvigoriscono “il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”, anche attraverso un concorso nazionale per gli studenti delle Scuole Secondarie di II Grado, “Rileggiamo l’Articolo 21 della Costituzione”- dall’altro lato del cielo, qualche giorno fa, “unasquadraccia”, composta da una dozzina di persone mascherate (che sono state identificate, attraverso le telecamere), lavora nel buio e va a Roma sotto la redazione dell’Espresso e di Repubblica, con fumogeni e bandiere nere, provando intimidire la storica testata “colpevole”, a giudizio degli estremisti, di dedicare troppa attenzione all’immigrazione.
Giovedì scorso, dopo il raid in Capitale contro la sede centrale, il gruppo neofascista Forza Nuova, ha affisso un manifesto gigante (fotografato e tolto), anche nel capoluogo campano, alla Riviera di Chiaia, accanto alla sede di Repubblica Napoli. Altri proclami sono stati distribuiti in vari punti della città. “Uno striscione che racchiude in sé le condizioni del nostro Paese”; all’esterno di “numerose edicole e giornalai”, dice FN, sono stati affissi “cartelloni invitanti al boicottaggio dell’informazione di regime”. “Un’informazione – per FN – guidata e gestita dai soliti noti; spiccano tra tutti i soliti Renzi e Soros, che grazie a questi pennivendoli, favoriscono l’invasione di immigrati, la sostituzione etnica e lo Ius soli. Il nostro atto politico non vuole essere un attacco alla democrazia, ma un boicottaggio a chi sostiene l’immigrazione ed il business che si cela dietro, per questo continueremo la nostra opera”. Immediata è arrivata la solidarietà alla redazione da parte dell’Anpi, del sindaco Luigi de Magistris, dei Verdi, di Arcigay e dell’Ordine dei giornalisti, e, da questo articolo, esprimiamo anche il pieno sostegno di “Articolo21, sezione Campania”. Perché sappiamo, come ha detto un mese fa Don Ciotti ad Ostia, che in certi momenti: “ci vuole una presenza comune, serve il ‘noi’”.
Con lui una folla sconfinata era scesa in piazza per una manifestazione pacifica contro le mafie e per la libertà di stampa, dopo l’aggressione al giornalista Daniele Piervincenzi e all’operatore Edoardo Anselmi da parte di Roberto Spada, tutto questo accadeva mentre, nell’oscurità un gruppetto di fascistelli improvvisati (o di mafiosi consumati) squarciavano le ruote all’automobile della troupe de’ “L’Aria che Tira” (La7) di Myrta Merlino, lì per raccontare l’iniziativa.
Con le stesse modalità vigliacche e violente, quindici ragazzotti del “Veneto fronte skinheads” avevano organizzato un’irruzione durante la riunione dell’associazione “Como senza frontiere”, gruppo di volontari attivo nell’accoglienza dei migranti. Sembravano quasi ridicoli, se non fossero così tragicamente attori di un dramma, questi replicanti tutti vestiti uguali, con i loro bomber, le loro teste rasate, mentre riprendevano con il cellulare e in perfetto in stile “webete”, in quella sede, la lettura di un infantile documento contro l’immigrazione. Purtroppo non c’è da stare allegri. Per niente.
“Repubblica Napoli” è da sempre vicina agli ultimi, combatte sul territorio, dando spazio alla penna di giovani cronisti, la camorra, il malaffare, con inchieste approfondite e la schiena sempre dritta. “La Repubblica delle idee” lo fa alla luce del sole, non indossa maschere e non si fa mettere bavagli da nessuno!
Lunedì 11 dicembre, Articolo21 con il sindacato dei giornalisti sarà in piazza a Roma davanti alla sede centrale del giornale, contro ogni tentativo da parte delle formazioni neonaziste e neofasciste di intimidire i giornalisti. La Fnsi ha chiesto al Viminale di convocare per la prossima settimana una riunione del Centro di coordinamento per le attività di monitoraggio, analisi e scambio permanente di informazioni sulle minacce ai giornalisti, per focalizzare l’attenzione sulle intimidazioni provenienti da gruppi estremisti. #GiulemanidaRepubblica!