Il San Giusto d’oro 2017 viene consegnato venerdì 15 dicembre alle 12, a Trieste, nella sala del consiglio comunale di piazza Unità. Il premio quest’anno va alla Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin, la targa speciale al giornalista Luciano Ceschia. Il San Giusto d’oro – nato nel 1967, esattamente cinquant’anni fa – è organizzato dall’Assostampa Fvg con il Gruppo Giuliano Cronisti e con la collaborazione del Comune di Trieste e della Fondazione CrTrieste.
Esiste anche la Trieste del disagio e della sofferenza, dell’aiuto e della solidarietà. Lo sanno bene i giornalisti triestini dell’Assostampa Fvg, che nel 2015 hanno assegnato il San Giusto d’oro a don Mario Vatta, “prete di strada” sempre al fianco degli ultimi, e lo scorso anno alla Psichiatria Triestina, “nel ricordo di Franco Basaglia”, l’uomo che chiuse i manicomi e restituì dignità e cittadinanza ai “matti”. Quest’anno la statuetta del cinquantenario – il premio è nato infatti nel 1967 – va alla Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin, mentre la targa speciale festeggia sessant’anni di giornalismo e impegno sindacale di Luciano Ceschia.
Con il premio alla Fondazione abbiamo voluto dare il giusto riconoscimento a un gruppo di donne e uomini che hanno saputo trasformare due tragedie, quelle di Mostar e di Mogadiscio nel 1994, in una preziosa iniziativa di aiuto, solidarietà e speranza: da oltre vent’anni lavorano infatti a sostegno dei minori vittime di guerre e violenze. Esistono vari modi di reagire alle tragedie e ai lutti, ognuno dei quali è ovviamente e assolutamente degno di rispetto. Ma siamo convinti che il modo scelto oltre vent’anni fa dai familiari, dagli amici e dai colleghi delle vittime triestine di Mostar e Mogadiscio vada ascritto fra le pagine migliori della nostra storia, la storia delle nostre terre. Per questo il San Giusto d’oro 2017 va a loro, che da qualche anno organizzano anche il Premio giornalistico Marco Luchetta e il Festival di buon giornalismo Link.