“E’ inscindibile in nesso tra la difesa delle libertà e la tutela dell’autonomia e delle garanzie della professione giornalistica”. Lo ribadiscono le giornaliste e i giornalisti di #ControCorrente, la forza sindacale che si è costituita il 13 settembre a Roma e che ora si è riunita per approvare un documento programmatico al quale hanno aderito decine di colleghi provenienti dalle diverse sensibilità sindacali che compongono la Fnsi. “Abbiamo scelto di sottolineare nel primo capoverso del nostro programma che #ControCorrente si riconosce nei principi della Costituzione e nei valori dell’antirazzismo e dell’antifascimo. Soprattutto in questo momento, dopo tutto ciò che è accaduto, riteniamo che sia giunto il momento di aprire, dentro e fuori le redazioni, una profonda discussione su principi e valori da tutti liberamente sottoscritti e da alcuni quotidianamente disprezzati. La tutela della professione giornalistica, la lotta al precariato che sta rendendo la nostra una professione di schiavi pagati 3 euro al pezzo, la salvaguardia dell’indipendenza dei nostri enti e dei diritti dei colleghi che lavorano nelle redazioni non può che passare dalla difesa delle libertà civili e della democrazia: il giornalismo è presidio della democrazia” sottolinea la coordinatrice nazionale Alessandra Costante. Sabato 9 dicembre #ControCorrente sarà in piazza a Como con le altre forze sociali.
Sul versante sindacale, #ControCorrente chiede l’immediata approvazione di leggi che scoraggino e colpiscano l’uso delle querele temerarie; la radicale revisione delle leggi di sistema che regolano il mondo dell’informazione; un nuovo patto contrattuale, inclusivo e plurale, che garantisca condizioni economiche e professionali per decine di migliaia di giornalisti che guadagnano meno di diecimila euro lordi all’anno e che sono sulla soglia della povertà; un drastico spostamento delle risorse del comparto sullo sviluppo e sull’occupazione; una governance del servizio pubblico libera dal condizionamento dei partiti e del governo. “In questi anni nel sistema dell’editoria e della carta stampata sono entrati milioni di euro che sono usciti sotto forma di prepensionati. #ControCorrente chiede un’inversione di rotta, una stagione di confronto pubblico e contrattuale e un tavolo tra il governo italiano e l’Europa per ottenere dai colossi del web il pagamento dei contenuti giornalistici, che fino ad oggi vengono piratati, e una percentuale sui guadagni diretti e indiretti che il nostro lavoro porta nelle casse dei player internazionali” aggiunge Costante.
A #ControCorrente hanno aderito esponenti provenienti dalle diverse anime sindacali, oltre ai vertici della categoria: il presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, Carlo Verna; il segretario generale della Fnsi, Raffele Lorusso e il presidente Beppe Giulietti; la presidente dell’Inpgi Marina Macelloni; il presidente di Casagit Daniele Cerrato e il presidente del Fondo Complementare Enrico Castelli.