La differenza tra destra e sinistra esiste, eccome. Per chi non la legge più , l’ha riscritta Trump a caratteri cubitali eliminando la tutela sanitaria per le classi più povere (Obamacare) e tagliando in modo drastico le tasse a ricchi e multinazionali. Ripescando la “teoria dello sgocciolamento” di reaganiana memoria (“trickle down”), secondo la quale se si lasciano arricchire ancora di più i già ricchi, poi il beneficio trabocca e “sgocciola” anche in basso a favore dei poveri.
Tutto molto orecchiabile, ma fasullo.
Primo, perché per il liberismo capitalista il “troppo” non esiste. I ricchi aumentano la loro ricchezza, accumulano, ma non lasciano “sgocciolare” nulla, se non inezie. Secondo, perché questo accentramento di ricchezza genera un’ingiustizia sociale enorme ed eversiva, in quanto nel lungo periodo corrode il principio di uguaglianza, pilastro dei sistemi democratici. Ecco perché dobbiamo diffidare di chi promette di abbassare le tasse “a prescindere”, come annunciano Renzi e B. Perché se non si abbina questo intento ad un forte recupero dell’evasione fiscale, il taglio sarà sempre a vantaggio dei più ricchi. Salvo poi lanciare i coriandoli di qualche bonus al popolo, per camuffare la riduzione di servizi essenziali.
Chi dice che non esiste più differenza tra destra e sinistra è di destra.
Iscriviti alla Newsletter di Articolo21