Primo Piano sull’Autore e un’importante manifestazione cinematografica a chiusura dell’anno. Nel 2016 è stata dedicata a Pasquale Squitieri, che due mesi dopo, il 18 febbraio 2017, ci avrebbe lasciato. Quell’edizione è stata l’ultimo omaggio al regista. Su Pasquale Squitieri oggi restano le 192 pagine della Monografia del 35mo Primo Piano sull’Autore, che titola “Il piacere della libertà”. Deus ex machina dell’evento è Franco Mariotti – giornalista, regista, saggista cinematografico, una vita trascorsa a Cinecittà Holding come Capo Ufficio Stampa – che ha nella compagna Lilia Ricci un instancabile braccio destro. In questa intervista Franco Mariotti svela ad Articolo21 alcune anticipazioni sulla nuova edizione di Primo Piano, la trentaseiesima.
A quando il Primo Piano sull’Autore del 2017?
Lilia ed io, sempre attivissimi, stiamo scaldando i motori. Da parte nostra è tutto pronto, anche se non abbiamo ancora date certe. Sappiamo chi è l’autore, ma non mi sento di pronunciare adesso il suo nome: non sarebbe corretto nei confronti dell’artista che, come consuetudine, andremo a studiare.
A cosa si deve questo riserbo?
Il Ministero ha comunicato il bando solo pochi giorni fa. Devono ancora uscire i moduli cha vanno compilati. Dopo si riunirà la commissione che deciderà i contributi da destinare a ciascuno. Grazie all’aiuto che ci arriverà, faremo la 36esima edizione di Primo Piano. Noi come squadra e come impegno siamo pronti, come lo siamo stati negli anni passati. Vogliamo che anche la 36esima edizione si possa svolgere nel migliore dei modi, convinti del riconoscimento che certi autori del cinema italiano meritano.
La location dopo Assisi è stata Spoleto. E quest’anno?
Sarà sempre Spoleto. L’anno scorso, nonostante il terremoto, abbiamo avuto una risposta calorosa dai cittadini. Gran parte della manifestazione si è svolta a Spoleto, sebbene l’inizio abbia avuto luogo a Roma, quale misura preventiva contro il sisma, perché non avevamo l’accessibilità ai locali pubblici.
E importante la decisione del Ministero?
Fondamentale. Noi abbiamo già dei fondi che tuttavia non coprono tutta la spesa. Con la parte del Ministero e quella di Enti pubblici e privati, completeremmo il nostro programma. Sarà un lavoro molto faticoso, dovremo correre perché si svolga entro il 31 dicembre. Altrimenti salta tutto, ma voglio augurarmi che non accada.
Come mai questo ritardo?
Si sta lavorando tanto per la cultura e per il cinema. La festa di Roma dimostra questo impegno. Monda è riuscito a cogliere l’obiettivo e la manifestazione ha avuto successo perché ha raggiunto l’identità a lei più confacente, come anch’io avrei voluto: ovvero è realmente una festa. Tuttavia ci sono nuovi criteri da parte del Ministero, dovuti alla nuova legge, che non riguarda solo i festival e le manifestazioni culturali, ma anche la produzione cinematografica. Dal 1 gennaio 2017 tutto il mondo del cinema è in attesa. Se La festa del Cinema ha chiuso in bellezza l’anno, è fondamentale che subito dopo arrivi Primo Piano: un evento che valorizza la provincia, attento all’approfondimento di ogni autore che farà storia.