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Premio Giornalistico Pietro Di Donato sulla sicurezza in ambiente di lavoro: fino al 10 dicembre per iscriversi

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Un piccolo Comune si fida della forza travolgente delle parole e dedica il Premio allo scrittore italoamericano (e tarantolese) che non smette di parlare al nostro tempo.

Ieri sera un amico, parlando di alcune notizie uscite la mattina, mi ha incalzato (criticamente) sull’impatto che queste hanno sulla società, sulle coscienze, sugli animi, sui comportamenti. Quali sono le regole? Come far proprio (ancora, criticamente) il potere della penna? Come affinare queste preziose armi di semina e costruzione?

E così, quasi senza rendercene conto, siamo con naturalezza scivolati a riflettere di lavoro, precarietà, alienazione, sfruttamento. Del drammatico e palpabile disagio di una civiltà al cospetto di un lavoro continuamente messo in discussione in radice: sempre più, chi ha lavoro è obbligato a scegliere tra lavoro e dignità o tra lavoro e libertà, paradossalmente all’opposto dei principi base della Costituzione che concepiscono il lavoro come il mezzo per essere liberi e dignitosi.

Cosa possono fare gli organi di informazione per tenere accesa e vigile la luce sulla condizione dei lavoratori? Non smettere di raccontare.

Il salto alla figura di Pietro Di Donato, lo scrittore italoamericano di origine abruzzese al quale è dedicato il Premio giornalistico, è stato immediato. Ho raccontato a Mario il suo particolare avvicinamento alla scrittura, un approccio al mondo delle lettere che nasce da un radicale spirito di protesta sociale, la scelta necessaria della macchina da scrivere alle barricate. Cristo tra i muratori, da molti definito come il romanzo proletario del ventesimo secolo, è denso del bisogno viscerale di raccontare degli invisibili, degli oppressi, di scandagliare la società nei suoi meccanismi più profondi: senza la verità non può esserci giustizia, non può esserci amore senza la verità. La verità è lo sperma e l’ovulo di ogni cosa. E poi puoi scoprire la purezza. I diamanti sono creati da una grande pressione. Più grande è la pressione, più gli elementi superflui sono spinti fuori, fino a che sono puri.

Il Premio giornalistico intitolato allo scrittore, grazie all’iniziativa del suo piccolo (e virtuoso) paese di origine, Taranta Peligna, è ormai giunto alla sua sesta edizione. E non smette di raccontare.

I giornalisti e gli autori possono partecipare candidando un’inchiesta (o articolo) riguardante il tema della sicurezza in ambiente di lavoro. I servizi giornalistici, pubblicati dal 20.10.2016 al 10.12.2017, saranno premiati in tre sezioni distinte: la carta stampata, la radiotelevisione e il web.

All’Autore dell’articolo/inchiesta primo classificato per ogni sezione sarà assegnato il VI Premio Giornalistico Pietro Di Donato con un assegno di Euro 2.000,00. Al secondo classificato per ogni sezione sarà conferito il premio speciale del Comune di Taranta Peligna ed un assegno di Euro 500,00.

Le iscrizioni al Premio scadono il 10 dicembre: tutta la modulistica, il regolamento e lo storico delle inchieste partecipanti è reperibile sul sito: www.premiopietrodinonato.it.

La cerimonia di premiazione e la consegna dei riconoscimenti avranno luogo a Taranta Peligna (CH) il 16 dicembre 2017.


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