I lavori sono stati aperti dal presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti e dal neoeletto presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Verna, al suo primo appuntamento istituzionale, che hanno annunciato azioni comuni sul fronte della lotta ad ogni forma di intimidazione – fisica, verbale o giudiziaria – ai danni dei giornalisti che con le loro inchieste garantiscono ai cittadini una informazione corretta, completa e puntuale.
In apertura sono intervenuti anche Vincenzo Scotti, presidente di Link Campus University ed ex ministro dell’Interno, e il presidente del Corecom Lazio, Michele Petrucci. Poi spazio alle testimonianze delle giornaliste minacciate Federica Angeli, Marilena Natale e Luciana Esposito. Quindi gli interventi di Teresa Principato, magistrato della Direzione Nazionale Antimafia e Paola Giannetakis, direttore scientifico del Master Crime Science & Investigation della Link Campus. Mentre Marco Delmastro, direttore del Servizio Economico-Statistico dell’Agcom, ha illustrato l’Osservatorio permanente sul giornalismo istituito dall’Authority.
Al dibattito, moderato da Paolo Butturini, della segreteria della Fnsi, hanno infine partecipato Maria Laura Lalia Morra, magistrato della Dda di Napoli; Paolo Colangeli, registra della serie “Camorriste” e Sherin Salvetti, general manager di A+E Networks.
A margine dell’incontro, promosso dall’associazione “A mano disarmata” nell’ambito della terza edizione del Forum internazionale dell’informazione contro le mafie, il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, e il presidente Verna hanno convenuto sulla necessità di promuovere su tutto il territorio nazionale iniziative congiunte di Ordine e sindacato anche sui temi del lavoro regolare, della lotta al precariato, delle minacce ai cronisti e delle cosiddette “querele temerarie”.