Tutte le nuove forme di comunicazione digitale hanno creato nuove figure professionali e nuove opportunità, tuttavia la facile accessibilità alle moderne tecnologie ha anche un rovescio della medaglia: la trasmissione attraverso la rete può diventare un moltiplicatore esponenziale di atteggiamenti violenti. Nascosti dietro uno schermo trovano forza comportamenti delinquenziali, per combattere i quali è necessaria una corretta informazione, una convergenza tra famiglie e scuola che miri all’educazione digitale delle nuove generazioni.
La FE.I.C.O.M. – Federazione Italiana Comunicatori e Operatori Multimediali – con il patrocinio di: Ministero della Giustizia, RAI – Radiotelevisione Italiana e MSN (piattaforma di contenuti di Microsoft), ha organizzato un panel dal tema “La comunicazione multimediale tra web e social media: innovazione, rischi e nuove professioni”, svoltosi presso la Sala del Mappamondo della Camera dei Deputati. In tale contesto è stato presentato il progetto di tutela digitale dei minori voluto dal Presidente della Federazione Davide Antonio Bellalba e dalla Coordinatrice dell’Osservatorio Multimedialità e Minori di Feicom, Simona Durante. Tra le azioni chiave previste la guida “Media Digitali e Scuola” patrocinata dal Ministero della Giustizia e il Premio “le buone pratiche di tutela digitale”, miranti a creare e rafforzare un’opinione consapevole sui rischi del web.
A moderare il convegno la giornalista di La 7 Myrta Merlino, che ha sottolineato come il tema sia attuale tanto che l’Economist di recente gli ha dedicato la copertina. La Merlino ha ricordato di aver dato avvio sui social nell’agosto del 2017 alla compagna “Odio l’odio”, dopo essere stata lei stessa aggredita per un tweet di solidarietà a Laura Boldrini. Myrta Merlino ha posto l’accento sulla mancanza nel web di quelle regole alle quali sottostanno i broadcast, avviando così il dibattito. Nella Sala del Mappamondo, di fronte ad una nutrita presenza di giornalisti, si sono sviscerati problemi e iniziative che vanno dal rapporto rete e minori, al cyberbullismo, alle nuove forme di comunicazione, alle fake news, all’uso distorto dei media e agli strumenti per contrastarlo, alla nascita di innovative professioni legate al web. Sono intervenuti:Davide Antonio Bellalba, giornalista e Presidente FEICOM, Cosimo Maria Ferri, Sottosegretario di Stato del Ministero della Giustizia, Marco Ghigliani, Amministratore Delegato de LA 7 e Vice Presidente Confindustria Radio-TV, Paolo Andreotti,Regional Director nella Divisione Microsoft Online, Enrico Menduni, Professore Ordinario di Media Digitali all’Università Roma Tre, Antonella Di Lazzaro, Vice Direttore Rai Digital, Maurizio Mensi, docente di Diritto dell’informazione e della comunicazione e membro del Servizio giuridico della Commissione Europea, Philip Willan, presidente dell’Associazione della Stampa Estera in Italia e corrispondente per The Times e Sunday Herald.
Il Presidente della FE.I.C.O.M Davide Bellalba ha introdotto: “Non sempre chi si occupa di comunicazione è sufficientemente formato per farlo ed al tempo stesso, non sempre la sua professionalità è sufficientemente riconosciuta e correttamente certificata(…) E’ per questo che la Federazione vuole perseguire il sempre maggiore riconoscimento giuridico della professione di Comunicatore e Operatore Multimediale fra quanti esercitano la loro unica o preminente attività lavorativa nel settore della comunicazione e più in generale fra coloro che operano nei Media Digitali. Ci siamo costituiti proprio nel momento in cui nel nostro Paese si stava concludendo l’iter legislativo che lo scorso 18 giugno ha portato all’entrata in vigore della legge contro il cyberbullismo, in questo scenario, la Federazione ha strutturato un ampio progetto di “Tutela digitale dei minori”, che ha ottenuto il patrocinio del Ministero della Giustizia e si articola in diverse azioni chiave che vogliono contribuire alla creazione di un’opinione consapevole e il più possibile diffusa, sull’uso responsabile della rete.”
Cosimo Maria Ferri, Sottosegretario di Stato del Ministero della Giustizia, ha parlato della responsabilità di insegnanti e genitori in continua evoluzione di fronte alle nuove sfide e dei riflessi giuridici che ne conseguono.
Paolo Andreotti, Regional Director nella Divisione Microsoft Online, ha evidenziato come i giornalisti siano legati all’affidabilità delle fonti e tuttavia risucchiati nel frullatore della rete.
Maurizio Mensi, docente di Diritto dell’informazione e della comunicazione e membro del Servizio giuridico della Commissione Europea, ha dichiarato che la quantità di dati rilasciati in rete va a minare la nostra privacy e la sicurezza, e sotto questo aspetto è necessaria una previdente lungimiranza delle istituzioni.
Philip Willan, presidente dell’Associazione della Stampa Estera in Italia e corrispondente per The Times e Sunday Herald si è espresso sul ruolo fondamentale che la scuola deve avere nella lotta alle fake news, come sia necessario insegnare ai più giovani a difendersi da questo fenomeno.
Marco Ghigliani, Amministratore Delegato de LA 7 e Vice Presidente Confindustria Radio-TV, ha espresso ottimismo riguardo il futuro della televisione. “Oggi assistiamo ad un flusso incontrollato di informazioni e di immagini che viaggiano attraverso internet e Social, eppure la Tv, nonostante le più fosche previsioni, non sta né per essere sommersa né per essere travolta. Del resto la centralità della televisione nel sistema dei media è confermata dalla presenza esorbitante di televisione sul web: si guarda, si commenta, si usa per orientarsi e discutere. La tv deve cioè continuare a svolgere la sua fondamentale funzione di mediazione, raccontando la realtà e al contempo fornendone delle chiavi interpretative. E da lì che la TV trae la sua forza e la garanzia della sua sopravvivenza. E quindi affrontiamo il tema centrale della qualità dell’informazione: il problema delle fake news, del trolling, della responsabilità editoriale dei social network e delle piattaforme di videosharing sono entrati in maniera preponderante nel dibattito pubblico.”
Antonella Di Lazzaro, Vice Direttore Rai Digital, ha illustrato il piano triennale della Rai da broadcast a mediacompany, fino alla nascita del canale RaiPlay, sottolineando come il digitale possa essere un valido strumento per trovare lavoro e quanto la trasparenza sia fondamentale in materia digitale.
Enrico Menduni, Professore Ordinario di Media Digitali all’Università Roma Tre, ha espresso la necessità di un costante monitoraggio del web, affinché si combattano e ostacolino le fake news. A tal proposito il Professore ha lanciato la nuova professione del “fakedetector” che potrebbe diventare realtà in futuro. “ Oggi la comunicazione, in ogni suo aspetto, rimbalza continuamente dai media ai social e viceversa.Gli operatori dei media hanno deontologie a cui attenersi, anche se non sempre lo fanno; ma è impossibile chiedere altrettanto alle persone comuni attive sui social media. Il comunicatore deve quindi avere una responsabilità e una capacità professionale adeguata.”
In questo contesto, appunto, per dare risposta alle nuove esigenze, s’inserisce, si sviluppa e opera la Federazione Italiana Comunicatori e Operatori Multimediali.