Passando dall’impossibile ma molto desiderato progetto di fact-checking in Zimbabwe, attraverso la ricerca della trasparenza dei media mainstream con l’individuazione di indicatori standard fino al rapporto annuale del colosso svedese Schibsted, tornano le segnalazioni dal mondo. Buona lettura.
In mezzo alle turbolenze politiche nello Zimbabwe, un progetto di fact-checking segnalato su Poynter.
L’esercito ha negato che la mossa sia stata un colpo di stato, ma ha sequestrato il quartier generale dell’emittente nazionale ZBC e bloccato l’accesso agli edifici governativi nella capitale.
… prevede di lanciare il primo sito di fact-cheking dello Zimbabwe entro l’inizio di dicembre.
il sito, provvisoriamente chiamato ZimFact, tenterà di verificare le rivendicazioni politiche in un paese in cui le falsità sono all’ordine del giorno.
Alla domanda su quale sarebbe lo scenario peggiore per ZimFact, Mujati (la giornalista che porta avanti il progetto) ha risposto immediatamente:
“Essere messo a tacere immediatamente dopo essere stato lanciato e con questo intendo dire di non poter operare in maniera legale”.
ZimFact indirizzerà la sua attenzione più su questioni che riguardano la vita quotidiana delle persone grazie al lavoro di tre redattori a tempo pieno, e di 15 corrispondenti freelance. Si occuperà di salute pubblica, infrastrutture statali ed economia… Continua su lsdi