80 anni dalla Liberazione, verso il 25 aprile 2025

Articolo21 in piazza con Fnsi e Ordine dei Giornalisti

0 0

Stiamo vivendo la stagione più difficile dalla caduta del fascismo per libertà di stampa e diritto dei cittadini ad essere informati: da molto tempo denunciamo le minacce e gli attacchi fisici e verbali contro i cronisti che fanno il loro lavoro seriamente, le querele e liti temerarie che riducono pericolosamente il diritto di cronaca, e, non ultimo, il precariato estremo in cui è costretta a lavorare ormai la stragrande maggioranza dei giornalisti. Un’emergenza mondiale ma che in Italia ha superato qualsiasi limite alla decenza. Non è questione puramente sindacale, riguarda la qualità dell’informazione, unica arma contro la delegittimazione rampante verso una categoria sotto attacco; riguarda quindi gli editori, ma riguarda anche governo e Parlamento, distratti e inerti sui diritti quanto pronti nel puntare il dito quando l’informazione è scomoda.

Per questo Articolo 21 aderisce alla mobilitazione di mercoledì 22 novembre e sarà in piazza Montecitorio a Roma dalle 11 con Fnsi e Ordine nazionale dei Giornalisti e tutte le organizzazioni che hanno a cuore la libertà di stampa. Invitiamo Parlamento e governo a uscire dall’immobilismo e approvare subito la cancellazione del carcere per i giornalisti e una norma efficace che metta fine alle liti temerarie. Il ministro dell’interno Minniti, che ha annunciato di sostenere la proposta di un centro di coordinamento a difesa dei cronisti minacciati, ha detto testualmente che “vanno superati carcere e querele temerarie”. E si ponga la gravissima questione della protezione delle fonti: da troppo tempo forze dell’ordine e magistrati stanno ledendo il dovere (non diritto) dei giornalisti a proteggere le proprie fonti. Gli ultimi episodi, in ordine di tempo, sono la perquisizione e sequestro di computer e telefoni di Nicola Borzi, cronista del Sole24Ore, ordinati dalla procura di Roma, e l’intercettazione ai danni di Lorenzo Tondo, inviato del britannico Guardian da parte dei giudici di Palermo.

Ora si passi dalle parole ai fatti e si voti prima di fine legislatura, come si trovi il modo per definire un vero equo compenso che salvaguardi la dignità e i diritti dei giornalisti freelance e, d’altro lato, i cittadini che dalle notizie traggono consapevolezza per le loro scelte, in politica come in economia e nella vita quotidiana.


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21

Articolo21
Panoramica privacy

Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo fornirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web trovi più interessanti e utili.

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.