Docenti, studenti, genitori, insieme coi sindacati, a piazza Montecitorio per l’approvazione della legge
Elisa Spadaro
“Cittadinanza subito”. A chiederlo e a spingere i parlamentari ad approvare la riforma della legge sulla Cittadinanza sono una serie di organizzazioni della società civile – ma anche insegnanti, alunni e genitori – che oggi, 13 ottobre, si ritroveranno alle 16.30 a piazza Montecitorio per una manifestazione. A promuoverla #ItalianiSenzaCittadinanza e l’Italia sono anch’io che, affermano, vogliono così “trasformare Piazza Montecitorio nella Piazza della Cittadinanza”.
Nel pomeriggio saranno anche organizzati laboratori creativi, flash mob, mentre la piazza sarà invasa da cori e palloncini tricolore “per ribadire la necessità del voto immediato della Riforma che introduce lo Ius soli temperato e lo Ius culturae”. “I rappresentanti di Senato e Governo devono dimostrare senso di responsabilità verso i bambini e le bambine che in Italia crescono, votando immediatamente la Riforma. Lo stesso premier Paolo Gentiloni ha recentemente definito quella sulla Cittadinanza una Riforma di civiltà, impegnandosi ad approvarla entro l’autunno” sottolineano gli organizzatori.
Secondo i promotori del Cittadinanza day, “è questo il momento per votare una legge che sancisce il principio che ‘chi cresce in Italia è italiano’, riconoscendo così la ricchezza interculturale dell’Italia di oggi, miglior antidoto alle preoccupanti derive razziste e ai discorsi d’odio”. Si ricorda che ad oggi sono quasi un milione gli italiani non riconosciuti tali (815mila alunni e alunne al 31 dicembre 2016, fonte Miur).
Lunga la lista di chi ha aderito alla manifestazione. Tra questi: insegnanti e istituti scolastici, Sos Razzismo, Rete Studenti Medi, Unione degli Universitari UDU, Comitato italiano per l’Unicef, Save the children, Mlal, Cispi, Aoi.
“Oltre a esprimere solidarietà tramite l’adesione alla piazza pomeridiana – dichiara Giammarco Manfreda, coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi – abbiamo deciso di cogliere l’occasione per costruire ponti tra percorsi rivendicativi giusti e legittimi, lanciando delle azioni che metteremo in campo nelle piazze e un nostro appello, aperto alla sottoscrizione delle associazioni, che insista sull’urgenza dell’approvazione dello Ius soli temperato e dello Ius culturae, ma che sappia anche lanciare ulteriori nuove sfide al mondo della formazione. La scuola che vorremmo deve cogliere la sfida dell’integrazione per condizionare il cambiamento culturale del Paese”. “Anche il mondo universitario – prosegue Elisa Marchetti, coordinatrice nazionale dell’UDU, si è mobilitato e anche noi vogliamo continuare a fare la nostra parte. Crediamo che per la riforma della Cittadinanza non si possa più aspettare. Per troppi anni abbiamo visto trattare come stranieri i nostri compagni di scuola e di università con cui siamo cresciuti. Questo significa un trattamento diverso in molti aspetti della vita universitaria e opportunità inferiori nel mondo del lavoro. Con questo appello vogliamo creare un fronte comune tra scuola e università, unendo la nostra voce a sostegno degli italiani senza Cittadinanza”.
In piazza oggi ci saranno anche CGIL, CISL e UIL.