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PETRA RESKI. “UN GIORNO NERO PER LA LIBERTÀ DI ESPRESSIONE”

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La giornalista tedesca Petra Reski protesta nel suo blog contro la sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo

Da Ecpmf.eu – La giornalista investigativa Petra Reski ha espresso nel proprio blog una protesta contro una sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo nei suoi confronti (leggi), perché questa rappresenterebbe un attacco alla libertà di espressione.

Raccontando una vicenda a sfondo mafioso, la giornalista aveva utilizzato documenti degli inquirenti. Chiamata a decidere sul suo ricorso contro la richiesta di risarcimento danni di 10mila euro da parte di una persona citata nell’inchiesta, la Corte ha stabilito – con il voto contrario di un giudice – che un giornalista non può basarsi soltanto su fonti interne deli investigatori, deve invece svolgere un proprio lavoro di ricerca. Come ha riferito ECPMF, Reski è una coraggiosa giornalista investigativa specializzata in inchieste di mafia.

“Sono profondamente dispiaciuta per questa preoccupante deviazione dalla linea di interpretazione prevalente della giurisprudenza della Corte”, ha commentato la giudice Nona Tsotsoria subito dopo la lettura della sentenza.

“Sì, oggi è stata una brutta giornata per la libertà di espressione: la sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo ha respinto l’appello della casa editrice Droemer Knaur, secondo cui la censura del mio libro Godfathers, Pizza Parlors and False Prophets (Droemer, 2008) e il risarcimento di 10mila euro comminato violano la libertà di espressione (in base all’articolo 10 della Convenzione europea sui diritti dell’uomo). Come ha detto Margit Ketterle, direttrice generale di Droemer Knaur, questa decisione mette in pericolo la libertà di espressione, se i giornalisti e le case editrici non sono in grado di ricorrere ad affidabili fonti qualificate per raccontare inchieste criminali in corso di svolgimento e se sono costretti a dimostrare in tribunale che i reati riferiti sono stati effettivamente commessi”, ha scritto Revski.

“Tutto ciò mi incoraggiata a continuare a scrivere della mafia soltanto in forma di romanzo. Poche settimane fa il mio ultimo libro Bei aller Liebe. Serena Vitales dritter Fall (Con tutto l’amore. Il terzo caso di Serena Vitale] è stato pubblicato da Hoffmann&Campe. Racconta il modo in cui la mafia fa soldi con i rifugiati”, ha aggiunto.

ASP


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