Dopo un articolo su una bambina morta di malaria due episodi contro il sito web e il giornalista Alessio Gonzato
Il quotidiano Libero e il suo giornalista Alessio Gonzato sono stati presi di mira – il primo con un attacco hacker, il secondo con insulti su Facebook – dopo la pubblicazione, il 6 settembre scorso, di un articolo intitolato “Dopo la miseria portano le malattie” (con il riferimento ai migranti in Italia) che ha scatenato molte polemiche e la reazione dell’Ordine dei giornalisti e della Fnsi, che hanno richiamato la testata al rispetto della deontologia professionale. Il titolo infatti si riferiva alla vicenda di una bambina morta di malaria, la cui trasmissione potrebbe essere avvenuta da due bambini stranieri.
ATTACCO HACKER – Dalla sera del 7 settembre alla mattina successiva il sito di Libero è stato oscurato da un attacco rivendicato dalla sigla “Anonplus”. La direzione del giornale ha sporto denuncia alla Polizia postale di Milano. Sulla vicenda Ordine e Fnsi hanno espresso solidarietà. L’attacco si è ripetuto, ma con minore intensità, la notte fra il 21 e il 22 settembre.
GLI INSULTI – “Persone come Gonzato vanno eliminate fisicamente”: è una delle frasi più inquietanti apparse il 6 settembre fra i commenti ad un post della europarlamentare Mara Bizzotto che aveva condiviso la prima pagina di Libero. Anche Gonzato ha sporto denuncia. “Ho solo fatto il mio mestiere descrivendo i fatti. Non può essere che sui social media ognuno scriva quello che vuole. Le minacce, specie quelle di morte, non possono essere tollerate”, ha dichiarato ad Ossigeno.
GM-MF