Ora che sappiamo com’è andata, ascoltare quella prima raffica di mitragliatrice sparata sugli spettatori del concerto country di Las Vegas,è ancora più sconvolgente. Ti arriva dritta al cuore. In molti l’hanno scambiata per l’eco di alcuni fuochi d’artificio, ma in cielo non c’era alcuna luce colorata a rallegrare la serata. Nel video amatoriale che ha fatto il giro del mondo, si vedono le persone guardarsi intorno smarrite per capire da dove provenga quel suono sinistro. Seguono 37 secondi di silenzio e poi, alla seconda interminabile raffica di mitragliatrice tutto appare chiaro. Si tratta di un attacco in piena regola e la gente comincia ad urlare e a scappare. Per tanti non c’è stato scampo. Una carneficina, la peggiore nella storia delle sparatorie negli Stati Uniti. Una tragedia senza senso l’ha definita giustamente Papa Francesco.
E ci si chiede come abbia potuto Stephen Paddock un uomo di 64 anni, in pensione, ricco con la passione per il gioco agire indisturbato riuscendo a introdurre nella propria camera d’albergo al 32 esimo piano una ventina di fucili e centinaia di munizioni. Soprattutto ci si chiede come sia possibile che negli Stati Uniti non si raggiunga un accordo al Congresso per far passare una legge che imponga maggiori controlli sulla vendita delle armi. Non dovrebbe essere così difficile alla luce dei continui massacri che insanguinano le scuole le strade le discoteche d’ America. Ogni volta l’orrore cresce e si batte un triste record. Nella strage al Pulse di Orlando c’erano state 49 vittime, questa volta almeno 59. Obama ci aveva provato a proibire almeno ai civili la vendita di fucili d’assalto AR15, armi usate in zone di guerra. Aveva chiesto di aumentare i controlli per evitare che soggetti a rischio ai quali è proibito salire su un aereo riescano a comperare invece liberamente armi. Non ce l’aveva fatta,perché la lobby delle armi è troppo potente.
Non a caso il Presidente Trump, parlando agli americani dopo il massacro di Las Vegas ha evitato di toccare la spinosa questione delle armi ed ha definito la tragedia un atto di pura malvagità. E’ il tempo del lutto e delle preghiere ha spiegato la Casa Bianca,ma non come si fa a non ricordare che Trump appena insediato aveva promesso di porre fine a questo tipo di massacri. Sono oltre 300 milioni le armi in Usa, circa una per abitante. Secondo il Report di Archivio Disarmo , negli Stati Uniti pistole e fucili causano la morte di più di 30mila persone l’anno, 20mila attribuibili a suicidi. Dall’inizio del 2017 secondo la Gun Violence Archive i decessi sono aumentati del 12%, le ferite da armi da fuoco sono cresciute dell’8%, e il loro utilizzo in caso di difesa e’ aumentato del 30%. Nelle prossime ore si aggiungeranno nuovi dettagli su quanto accaduto a Las Vegas. Aspettiamoci anche fake news, fatti alternativi per depistare le responsabilità sul massacro. Arriveranno particolari sull’attentatore, e magari cercheranno di farci credere che Stephen Paddock a 64 anni, pensionato e benestante, si sarebbe convertito all’ISIS diventando un lupo solitario. Intanto noi possiamo già prevedere che ci sarà un nuovo massacro,come e quando non lo sappiamo, ma basta solo aspettare.