Il primo, banale, pensiero che viene in mente leggendo il saggio di Tiziana Ferrario “Orgoglio e pregiudizi” è che davvero forse non tutto il male viene per nuocere. Ma l’importanza di questo libro – oggi presentato alla Camera dei Deputati – in questi tempi difficilissimi è il coraggio e la concretezza del racconto di tante esperienze di donne americane che non si piegano alle prepotenze e al potere.
Tiziana è una delle poche giornaliste italiane con un grande e forte bagaglio di esperienza all’estero su diversi fronti, anche se la sua popolarità è legata maggiormente alla sua conduzione del TG1. E in questo libro questa esperienza si sente molto, per la lucidità dell’analisi di un fenomeno che sta avvenendo negli Stati Uniti e di cui da noi, con il provincialismo che spesso ci distingue, si sa pochissimo perché viene raccontato raramente, salvo il clamore dei recenti scandali sessuali di Hollywood.
Il risveglio delle donne americane è cominciato con la campagna elettorale che alla fine ha visto prevalere Trump su Hillary Clinton. Incredibile ma vero. Quella che a molti è sembrata un anno fa la peggiore sconfitta per le donne si sta trasformando in una nuova e diversa battaglia per i diritti e contro i pregiudizi, una battaglia che comincia a raggiungere traguardi importanti e di cui vedremo strada facendo i risultati.
Ho chiesto a Tiziana se non pensa che sia un fuoco di paglia, un po’ come avvenne in Italia durante l’ultimo governo Berlusconi, quando le donne reagirono unite per poi dividersi di nuovo e tornare nell’ombra. Lei è convinta di no, e quello che sta accadendo nella società americana ci conferma questa speranza. Le donne con cui Tiziana ha dialogato testimoniano quotidianamente la determinazione a non subire gli effetti dei pregiudizi e a farsi valere in ogni sede, dai gesti apparentemente più normali fino ai traguardi più impegnativi. A partire dalla grande marcia del 21 gennaio, con oltre mezzo milione di donne a manifestare contro Trump, organizzata da una ex avvocatessa in pensione, una stilista e una pasticciera.
Il saggio è anche ricco di dati e documenti poco conosciuti in Italia, come le statistiche della rete professionale Linkedin sui salari largamente inferiori delle donne che lavorano, a qualunque livello, rispetto ai colleghi maschi. E non si sottrae affatto a questo incredibile schema (almeno il 5% in meno i salari medi delle donne) neppure la conclamata Silicon Valley, dove hanno sede i colossi dell’economia digitale, a conferma che – come scrive Tiziana – un triste filo conduttore lega la old alla new economy.
Drammatica e coinvolgente è poi la lettera, riportata integralmente, della giovane donna violentata nel campus dell’università di Stanford il 17 gennaio del 2015 da uno studente, promessa del nuoto statunitense, poi condannato a soli 6 mesi di carcere con la motivazione che essendo ubriaco non si rendeva conto di cosa stava facendo…La prima frase della lettera rende tutto il senso di questa testimonianza che scuote le coscienze: “Tu sei stato dentro di me e neppure mi conosci”.
Ma lo spirito che anima il saggio di Tiziana Ferrario è soprattutto l’intento di mandare un messaggio alla fine positivo: le donne stanno reagendo, sono uscite di nuovo dal silenzio, sono tornate a combattere e lo fanno con metodi e azioni più forti e più incisive rispetto al passato. I frutti si cominciano a raccogliere, fra amarezze e a volte disgusto. Ma, ad esempio, è difficile ipotizzare che nel mondo dello spettacolo tutto resti invariato dopo le bufere di queste settimane. Unite si può vincere. E soprattutto, si può mettere le future generazioni in grado di vincere. Dobbiamo imparare questo, donne e uomini che credono in certi principi, dobbiamo imparare a far passare il messaggio, a spiegare alle ragazze che i traguardi conquistati vanno difesi ogni giorno e per quelli da conquistare bisogna faticare ogni giorno. Se ogni mamma educasse i figli con questo spirito le nuove generazioni non avrebbero gli ostacoli che ancora ci sono oggi.
Tiziana ha scritto questo saggio interpretandolo anche un po’ come una missione e sta girando e continuerà a girare l’Italia per parlare di questi temi, per spingere le donne giovani e meno giovani a non fermarsi, a non rassegnarsi, ad andare avanti conquistando il campo, pezzetto per pezzetto, come stanno dimostrando di saper fare le donne americane. “Le mamme” dice Tiziana “hanno un ruolo determinante nella formazione dei figli maschi e non solo delle figlie femmine e il loro modello ci accompagna, che lo si voglia o no, per tutta la vita”. Ci sono ancora troppo donne imprigionate dal peso delle loro responsabilità familiari, private, che impazziscono per gestire tutto insieme con la loro vita professionale. E’ il primo tabù da accantonare: lasciategli lavare (male) i piatti, riassettare la cucina, preparare pasti poco mangiabili, ma prendetevi il vostro tempo libero, dedicatevi a qualcosa che vi piace, per voi stesse e basta.
E ogni sera proviamo a pensare: ma per me, solo proprio per me, oggi quanti minuti mi sono concessa, quanti minuti ho dedicato?…Temo una grande maggioranza di conclusioni negative. Non va bene. Da adesso si cambia.