La vertenza del call center Qè di Paternò, di cui Articolo 21 si è occupata, è ad un punto di svolta. L’azienda, che occupava circa 600 dipendenti, è in fase di riapertura con un nuovo nome e un nuovo progetto imprenditoriale, grazie alle lotte dei lavoratori e all’impegno delle organizzazioni sindacali. Adesso, per i lavoratori, il problema è la continuità di reddito fino a quando la nuova azienda entrerà a regime. Quello che i lavoratori chiedono è il prolungamento degli ammortizzatori sociali, che scadranno il 6 dicembre lasciandoli di fatto senza alcuna forma di reddito. Per questo hanno scritto questa lettera aperta ai quattro candidati governatore della Sicilia. Qui il testo
Onorevole Giancarlo Cancelleri Onorevole Claudio Fava Professor Fabrizio Micari Onorevole Nello Musumeci II nostri nomi sono Valentina Borzì, Giovanni Arcidiacono ed Anna Orifici, ex lavoratori e rappresentanti sindacali del call center Qè di Paternò, chiuso per mala gestione imprenditoriale. Ci rivolgiamo a voi a nome di tutti i nostri colleghi che, assieme a noi, vivono da oltre un anno un dramma occupazionale che continua a produrre effetti devastanti per noi, per le nostre famiglie, circa 600, e per il nostro territorio, già fortemente impoverito dalla crisi e dalla disoccupazione crescente. Abbiamo deciso di rivolgerci formalmente a voi, nella vostra qualità di candidati alla carica più importante della nostra Regione, e certi della vostra sensibilità nei confronti dei lavoratori, affinché già oggi ma anche dopo il 5 novembre, nel ruolo che andrete a ricoprire, si possano individuare le soluzioni possibili e praticabili che, se ce ne darete la possibilità, intendiamo proporvi. Chiediamo che una nostra delegazione possa incontrarsi e confrontarsi con voi, per illustrarvi le ragioni e le responsabilità della nostra crisi aziendale e le prospettive, al momento incerte, che ci attendono, laddove non vi fosse l’attenzione della Regione e delle Istituzioni locali e nazionali. Vorremmo farlo compatibilmente con i vostri impegni elettorali, in data e sede che vorrete indicarci o che possiamo concordare. Certi di una vostra risposta, porgiamo distinti saluti