Come molti di voi sapranno Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa è un portale-think tank che da sempre si occupa di sud-est Europa: dunque di paesi europei e di paesi che si trovano al di fuori dall’«Unione in movimento» fondata a occidente nel dopoguerra. Paesi, lo sappiamo, diversi tra loro, ma che da candidati hanno condiviso o condividono una faticosa transizione democratica, un difficile cammino verso i cosiddetti «standard europei». Nel processo di europeizzazione politica, economica e sociale che da diciassette anni OBCTranseuropa monitora sull’area balcanica e non solo, la libertà di stampa gioca un ruolo fondamentale. È nata così, nella comprensione della dimensione transnazionale del tema della libertà dei media, attraverso la progettazione europea e la fruttuosa collaborazione con la Commissione europea, l’esperienza del Resource Centre sulla libertà dei media: una piattaforma curata da OBCTtranseuropa, nata e cresciuta per garantire il più vasto e facile accesso a risorse sulla #MediaFreedom: contenuti (report, manuali, risorse legali, pubblicazioni, ma anche centri di supporto e opportunità formative) accessibili perché catalogati e curati, e su una piattaforma che si pensa aperta a diverse tipologie di pubblico: dall’accademico allo studente, dal giornalista al politico al cittadino in cerca di informazioni attendibili e aggiornate.
L’attività del Resource Centre si inserisce infatti nell’esperienza della curatela di contenuti digitali, un settore in espansione e che affronta in maniera ragionata uno dei paradossi della società dell’informazione, dove l’abbondanza di contenuti online può costituire un ostacolo all’accesso a fonti affidabili. Come sanno bene i giornalisti, trovare e contestualizzare un’informazione può essere estremamente dispendioso in termini di tempo, risorse e attenzione. Il Resource Centre cerca una soluzione a questo problema.
Concependosi come un luogo aperto e in crescita, il Resource Centre funziona inoltre come strumento di networking, favorendo lo scambio di conoscenze e la creazione di reti non solo fra gli utenti ma anche fra gli enti che producono le fonti curate. Uno sforzo questo che viene ulteriormente potenziato dalla piattaforma di crowdsourcing, parte integrante del progetto, che permette la segnalazione di documenti e contenuti da parte degli utenti stessi e delle organizzazioni attive sui temi della libertà dei media in Europa.
Tra i molteplici temi che trovano cittadinanza nel Resource Centre uno dei più attuali, o perlomeno dei più citati, è appunto il discorso d’odio. Ricordo volentieri in questa sede che sul contrasto al discorso d’odio le strade di OBCTranseuropa e Articolo 21 si sono già incontrate, quando, nell’aprile scorso OBCTranseuropa e Carta di Roma organizzarono alla Camera il seminario dal titolo «Informazione in Europa: quale libertà? Pluralismo dei media, accesso alle info, contrasto all’hate speech». Nella sua introduzione, la Direttrice di OBCTranseuropa Luisa Chiodi partì dalla primigenia promessa d internet quale luogo di sconfinato confronto democratico, per arrivare alla realtà odierna, fatta non solo ma anche di «cyber bulli», «haters» e «bots». Ricordo che nel suo intervento la portavoce di Articolo 21 Elisa Marincola pose l’accento sul dipolo discorso d’odio ó censura, una tensione che, lo abbiamo ascoltato in diversi interventi, è al centro del dibattito della lotta all’hate speech. Un dibattito, almeno in Italia, molto spesso non all’altezza, provinciale, appiattito su singoli casi scenografici o incapace di innescare risposte di ampio respiro, soluzioni che siano capaci di tenere insieme libertà d’espressione e tutela della dignità umana, due diritti che un distorto racconto della «rivoluzione tecnologica» osa dipingere come escludentesi. Tutti sappiamo che non è così.
In continuità con il seme di collaborazione gettato a Roma in primavera, OBCTranseuropa è dunque lieto di presentare in questa sede, all’ampia platea radunata da Articolo 21, la nostra «buona pratica»: la nostra «cassetta degli attrezzi» per affrontare con cognizione di causa la vastità dei temi correlati al pluralismo e alla libertà dei media. Una cassetta plurale, ricca di risorse e strumenti intellettuali, e in particolare una cassetta di primo soccorso contro l’hate speech, perché a ben vedere è dalla non conoscenza dei fenomeni che l’odio prospera e si diffonde.
I materiali del Resource Centre sono catalogati per paese, argomento e datasets. Troverete qui tutte le risorse al momento raccolte sull’hate speech.
Partecipa anche tu al Resource Center: condividi con il nostro staff le risorse che ritieni rilevanti!
*Intervento di Nicola Pedrazzi (ricercatore Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa) all’Assemblea nazionale di Articolo21 “Abbattiamo i Muri di Ignoranza”