“Ciò che accaduto a Roma, allo stadio, è assolutamente ignobile ed allarmante”. La Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese.
“Alcuni minus habens per offendere i tifosi di una squadra di calcio avversaria hanno usato i termini ebrei e froci come fossero insulti, e per colmo di abiezione hanno adoperato la fotografia di Anna Frank. Ma ebreo e omosessuale non sono insulti e chi li adopera svela di essere abissalmente ignorante ed anche poco intelligente. Ebreo indica l’appartenenza ad una tradizione e ad una cultura multi millenarie, come termini quali cristiano, musulmano, indù o buddista indicano l’appartenenza ad altre tradizioni e culture. Omosessuale non è un insulto, ma indica un orientamento sessuale pari a qualsiasi altro. Per di più ebrei ed omosessuali costituiscono minoranze tragicamente perseguitate nel tempo.
Gli anonimi autori di queste insulse ma non per questo meno ripugnanti scritte ignorano il rispetto che si deve a qualunque essere umano e che tra i geni che hanno donato all’intera umanità tesori di intelligenza, di saggezza e di bellezza vi sono stati e vi sono anche molti ebrei e molti omosessuali, senza dei quali tutto il mondo sarebbe oggi meno ricco di saperi e di capolavori.
Sentiamo dunque di dover esprimere la nostra repulsione per questi atti e per le idee malsane che li ispirano, che offendono tutti/e anche noi, dichiarando nel contempo la nostra solidarietà a tutti coloro che sono stati offesi ed in particolare agli ebrei ed alle ebree ed alle persone omosessuali nostre concittadine. Ciò che è accaduto è anche allarmante,perché manifesta l’esistenza di una sub cultura subdolamente insinuatasi nel tessuto sociale che fa da brodo di cultura a rigurgiti di fascismo e al razzismo. Non è a caso che le deprecabili scritte sono apparse in concomitanza con la manifestazione nazionale contro il razzismo e nell’approssimarsi dell’infausta data del 28 ottobre che vi è stato chi ha osato proporre di ricordare con pubbliche manifestazioni.
Intendiamo ribadire in queste deprecabili circostanze di essere contro ogni discriminazione razziale, politica, religiosa e di genere e di rifiutare l’antisemitismo, l’islamofobia, il razzismo e ogni ideologia fondata su presunte supremazie etniche o razziali e di essere strenui sostenitori della libertà, della democrazia, dei diritti umani e della convivenza pacifica di persone e popoli”.