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“Clandestini” sul libro di quinta elementare. E’ polemica sui social

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In un testo scolastico riportate frasi scorrette sulla presenza dei migranti in Italia. La foto postata dagli attivisti di Baobab experience ha suscitato indignazione. In molti chiedono l’intervento della ministra Fedeli. Sami (Unhcr): “Superficiale, ignorante, discriminatorio”

Testo di quinta elementare discriminatorio

ROMA – “E’ aumentata la presenza di stranieri, provenienti soprattutto dai paesi asiatici e dal Nord Africa. Molti vengono accolti in centri di assistenza per profughi e sono clandestini, cioè la loro permanenza in Italia non è autorizzata dalla legge”. E’ quanto si legge su un testo di scuola per studenti di quinta elementare dal titolo “Diventa protagonista”. La foto della pagina è stato postata su Facebook da una mamma indignata ed è subito ripresa e condivisa sui social dagli attivisti di Baobab experience. Il breve testo continua, infatti, spiegando ai bambini che “nelle nostre città gli immigrati vivono spesso in condizioni precarie: non trovano un lavoro, seppure umile e pesante, né case dignitose. Perciò la loro integrazione è difficile: per motivi economici e sociali, i residenti talvolta li considerano una minaccia per il proprio benessere e manifestano intolleranza nei loro confronti”: Parole considerate gravi, che hanno scatenato subito una polemica sui social. Baobab experience ha chiesto alla casa editrice Il Capitello di spiegarne il contenuto e ha chiamato in causa anche la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli.

“Abbiamo segnalato quanto riportato nel sussidiario perché crediamo che una vera convivenza sia possibile solo attraverso la conoscenza reciproca tra le persone e questo libro di testo, invece, propone a dei bambini degli stereotipi che creano discriminazione sulla base della provenienza delle persone – spiega il presidente di Baobab Experience, Roberto Viviani -. Insieme ai migranti, stiamo riprendendo anche quest’anno la collaborazione con gli istituti scolastici, che invitiamo a contattarci, per far sì che gli studenti conoscano personalmente la vita di chi arriva nel nostro paese e le discriminazioni che subiscono anche qui in Europa. È doveroso che le l’istruzione pubblica si batta per creare una società solidale e tollerante, perché è solo attraverso l’educazione e l’informazione che questo obiettivo è raggiungibile”.

“Superficiale, ignorante, discriminatorio. Una vergogna”, ha commentato la portavoce dell’Unhcr per il Sud Europa, Carlotta Sami. Per l’ex sindaca di Lampedusa “Questi libri sono stati adottati per formare i cittadini di domani all’intolleranza”. L’esponente Pd si chiede, inoltre, “chi ha scelto questo testo?”. Ad alzare la voce anche la scrittrice italo somala Igiaba Scego: “Questo sussidiario va ritirato immediatamente – scrive su Twitter -. È una vergogna! #razzismo #scuola”. (ec)

Da redattoresociale


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