Pisapia è renziano o di sinistra? Il consulto degli esperti – dopo accurata visita medica – ha escluso il contagio renziano, nonostante l’abbraccio con uno dei casi più infetti del giglio magico. Un risultato confortante, ma ora occorre capire se – pur ripudiando Renzi – sia anche di sinistra, per escludere la puntura della mosca né-né. E qui, le dichiarazioni non bastano. Ci vuole un programma. Non un catalogo come quello delle tesi dell’Ulivo, ma pochi obiettivi con cui andare alle elezioni, per cambiare l’Italia.
Magari mettendo nero su bianco che si vuole combattere veramente la corruzione, gli evasori per trovare i soldi per programmi straordinari di risanamento del territorio e per riconvertire in case popolari i distretti inutilizzati; ripristinare la giusta causa nei licenziamenti per riportare nel lavoro la dignità sostituita dai bonus; fare del Parlamento un alto “servizio civile” dove non ci si arricchisce, in modo da scoraggiare galoppini senza arte né parte a caccia di privilegi e auto blu con cui farsi vedere in paese; portare ospedali e scuole su standard europei; dare un giusto stipendio ai giovani ricercatori per tenerceli in Italia, investendo sulla competitività dell’innovazione.
Rottamiamo il vecchio Renzi democristiano e ridiamo alla Sinistra l’orgoglio di attuare la Costituzione.
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