Verità e giustizia per Giulio Regeni ed Ilaria Alpi. E’ l’appello lanciato dai giornalisti ospiti della terza mattinata di incontri di Imbavagliati, Festival Internazionale di giornalismo civile (in programma fino a domani al Pan) ideato e diretto da Désirée Klain, davanti alla Mehari di Giancarlo Siani, nel giorno dell’anniversario della morte del giovane cronista napoletano. Dai muri ideologici di Trump a quelli fatti d’acqua del Mediterraneo, al microfono di Imbavagliati si sono alternati la giornalista iraniano-americana Negar Mortazavi, il giovane cronista libico Salah Zater, lo scrittore e giornalista Tulio Hernandez dal Venezuela,il regista egiziano Maged El Mahedy, Fatou Diako, la presidente dell’associazione Hamef, Yaya Sangera, migrante ivoriano, che ha raccontato commosso della sua traversata durata 14 anni e finita con la morte in mare della moglie e tre dei suoi figli al largo della Libia mentre cercavano di arrivare in Italia. Una storia che ha commosso la platea e spinto anche Zater a condividere il suo recente lutto: solo 4 giorni fa ha perso suo fratello, il secondo a morire per mano ISIS e da questa perdita ha tratto ulteriore forza per continuare nella sua denuncia, in onore delle loro memorie.
Ai panel hanno partecipato anche Antonella Napoli, giornalista e analista di questioni internazionali, Ilaria Urbani, giornalista de “La Repubblica Napoli”, Fouad Roueiha, responsabile Siria di Osservatorio Iraq ed esponente del comitato Khaled Bakrawi. I temi del dibattito sono stati illustrati dal vignettista Riccardo Marassi.