Purtroppo l’allocuzione “emergenza migranti” l’abbiamo coniata noi giornalisti. E oggi nelle redazioni l’argomento è quasi un “genere”, qualcosa che si usa come per identificare “cronaca rosa” o “costume e società”…diciamocelo, è un racconto che non va bene. E che sta evolvendo di giorno in giorno dal tema della solidarietà e dell’accoglienza, che è stato portato avanti per un certo periodo, verso il tema, appunto, dell’emergenza, del conflitto sociale, della vivibilità delle città con l’inevitabile rischio di riproporre complessivamente, al netto dei distinguo, l’equazione immigrazione=delinquenza.
Il problema dei migranti è complesso, difficile, nessun paese è riuscito da solo a risolverlo e in Italia, per semplificare, comincia con la nave degli albanesi nel 1992, allora davvero un’emergenza, 27 anni fa. Nessuno sottovaluta una questione enorme e drammatica come questa. Il punto è: trovare soluzioni logiche e sopportabili per il nostro paese senza fomentare un razzismo che purtroppo da noi trova spesso terreno fertile, troppo fertile.
Emigrato equivale a delinquente: un paradigma utilizzato dal fascismo, inteso come la dittatura del ventennio italiano, e dai fascismi, intesi come quei sistemi e quei regimi nel mondo.
La conferma la forniscono proprio loro, i nuovi fascisti degli anni duemila, che non si nascondo più e platealmente intimidiscono parroci, denigrano il Papa, e invadono le strade di manifesti come quello comparso adesso che riprende un disegno di Boccasile del 1944 con l’uomo nero che aggredisce la donna bianca. Boccasile – firmatario del manifesto per la difesa della razza – lo diffuse mentre gli alleati sbarcavano in Italia con le truppe statunitensi dove militavano molti afroamericani.
Senza più ritegno, forti di un contesto che, almeno sul tema del razzismo, gli appare meno ostile, i militanti di Forza Nuova stanno invadendo il web e le strade. Il web, come sempre in questi casi, li aiuta moltissimo. Nessuno interviene per la propaganda fascista e razzista fatta in modo martellante attraverso i sociali, e men che meno qualcuno va a verificare le mostruosità che girano nei siti “nascosti”, il cosiddetto “deep web”, dove solo qualche giornalista volenteroso, per fortuna, riesce a indagare e a far conoscere come stanno le cose. E di questo ci occuperemo anche noi ad Assisi e proporremo delle soluzioni concrete, perché è una situazione intollerabile che necessita anche di interventi repressivi e legislativi.
Non sono più segnali, sono fatti concreti, molteplici e quotidiani. Tutto in una stessa logica: la violenza sulle donne, gli insulti ai disabili, l’odio per il diverso, l’omofobia, la persecuzione degli immigrati. I nuovi invasori, secondo i fascisti contemporanei.
Per questo la politica dovrebbe stare attenta, molto attenta, anche all’uso delle parole, anche ai gesti simbolici. E soprattutto per questo bisogna avere la forza di approvare la legge sullo ius soli e io credo che sarebbe anche utile inasprire le pene per l’apologia del fascismo.
Il manifesto razzista che già ricopre molti muri di Roma ha in sé un messaggio agghiacciante che rischia di fare proseliti, continuare a sottovalutare tutto questo è incoscienza. Il nuovo fascismo è un’emergenza vera, reale, concreta, da fronteggiare tutti senza timidezze e tentennamenti.