Denuncia, difesa legale, scorta mediatica, tutto deve essere utilizzato contro chi diffonde odio sul web, con tenacia e impegno costante, forza Antonella!

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Quello che scrive la nostra Antonella Napoli è la goccia che fa traboccare il vaso e che dimostra, ancora una volta, che non è facendo finta di niente che si risolve il problema dell’heat speech. E’ tempo di difendersi con tutti i mezzi legali a nostra disposizione: denuncia penale, denuncia alla polizia postale, utilizzo di legali per difendersi sul piano civile, denuncia mediatica e scorta per i colleghi più esposti: difesa in modo martellante come lo sono gli odiatori del web, giorno per giorno, con tenacia, senza mai tralasciarne uno.

Diffondere una diversa cultura delle tecnologie e della rete è indispensabile, iniziare a scuola questo tipo di formazione è ineludibile, tuttavia questi obiettivi richiedono anni di lavoro mentre il cyber bullismo e l’odio stanno trasformando la rete nel più pericoloso strumento in mano alla delinquenza. Quindi reagire e senza timidezze, colpo su colpo, utilizzare tutti gli strumenti che la legge e la giurisprudenza mettono a nostra disposizione.

Per favore, basta obiettare che la tecnologia passa davanti a noi e non la si può bloccare, non c’entra niente: noi vogliamo bloccare questi cialtroni, spesso criminali, che attraverso la rete hanno portato giovani al suicidio, rovinato famiglie e persone, distillando il male, la cattiveria, i peggiori sentimenti attraverso gli strumenti che la rete gli offre.

Ed è tempo che, come in altri paesi – vedi l’Inghilterra – si colpiscano i colossi del web, cioè i padroni dei social, nel loro unico interesse, quello di guadagnare. Ma questo devono farlo i governi, i poteri istituzionali. Da parte nostra. denunce a raffica, quindi, e vicinanza visibile e concreta ai tantissimi che, come Antonella, hanno il solo torto di fare bene e correttamente il proprio mestiere!


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