Dignità e rispetto attraverso un gioco, il calcio: 4.000 giovani provenienti da tutto il mondo sono pronti a scendere in campo con la propria squadra dal 6 al 9 luglio a Castelfranco Emilia (Modena) per la XXI edizione dei Mondiali Antirazzisti organizzati dall’Uisp. Alle 170 squadre di calcio giá iscritte, se ne aggiungeranno altre 50 che parteciperanno ai tornei di pallavolo, basket, rugby e tchoukball, per un totale di 220 squadre, record di partecipazione.
Calcio d’inizio giovedi 6 luglio alle 16, con tutte le squadre iscritte che si incontreranno e si saluteranno sui 14 campi di calcio che sono stati tracciati a Bosco Albergati, una distesa verde a 20 chilometri da Modena. Le squadre sono composte da ragazzi e ragazze impegnati per i diritti e la cooperazione internazionale, societá sportive e palestre popolari, rifugiati e migranti, molti dei quali inseriti in associazioni e cooperative sociali in molte cittá italiane. Insieme a loro per il calcio d’inizio ci sará Ilaria Cucchi, testimone di tenacia e di impegno per i diritti. Da quel momento in poi si susseguiranno dalla mattina al tramonto partite no-stop di venti minuti ciascuna (10 per tempo), autoarbitrate, con squadre miste composte da sette giocatori e giocatrici. Le finali si disputeranno ai rigori a partire dalle ore 16 di sabato 9 luglio. Le premiazioni si terranno alle 20.
Venerdi 7 luglio alle 16.30 scenderá in campo anche Damiano Tommasi con la squadra dell’Aic-Associazione Italiana Calciatori che incontrerá l’Athletics Dildoa di Istanbul, protagonista del progetto “Goall-Il genere oltre il limite”, contro l’omofobia nello sport e il rispetto dei generi.
Ci saranno anche gli United Glasgow, detentori della Coppa Mondiali Antirazzisti vinta lo scorso anno, con ragazzi e migranti scozzesi che se la vedranno con i Lyons Ska di Caserta, squadra di richiedenti asilo e volontari che partecipano attivamente al progetto “SportAntenne” contro le discriminazioni, promosso da Uisp ed Unar. Ci saranno gli Yepp di Torino, che rappresenteranno il quartiere multietnico di Porta Palazzo e le squadre polacche Aks Zly e Chrzaszczyki (Coleotteri) di Varsavia, impegnate contro l’omofobia. Saranno presenti squadre che in nome della solidarietà hanno raccolto attivisti e professionisti, come gli Avvocati di strada di Bologna e altre impegnate su attività di recupero sociale, con gli operatori della Comunità terapeutica “Le Rupe” e Villa Angeli di Sasso Marconi. Una storia tra le tante storie che si incroceranno ai Mondiali Antirazzisti é quella di Adelmo Cervi, uno dei tanti volontari negli stand. Adelmo, 75 anni, è il figlio di Aldo, uno dei sette fratelli Cervi, torturati e poi fucilati dai fascisti il 28 dicembre 1943.
Che cosa rappresentano oggi i Mondiali Antirazzisti? “Mentre l’Europa ancora non decide circa un piano straordinario per l’accoglienza dei migranti e continua ad essere sorda e cieca di fronte ad un fenomeno epocale – dice Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp – in un paesino dell’Emilia si fanno prove di convivenza, di scambio culturale, di confronto e discussione sulla forza dello sport come straordinario ed efficace strumento di mediazione. Calcio e altri sport alla portata di tutti, senza distinzione di sesso, di religione, di provenienza geografica”
“Il coraggio di una associazione come la Uisp e che non smette di stare dalla parte dei diritti di tutti, con i propri volontari, dirigenti, operatori, amici e collaboratoti – conclude Manco – Reti sociali, istituzioni, agenzie internazionali per dire con orgoglio che lo sport sociale unisce e crea occasioni di conoscenza e relazioni positive”.
Il programma completo di eventi, concerti e tornei è disponibile sul sito internet www.mondialiantirazzisti.org.
Mondiali antirazzisti significa anche convegni, mostre e incontri. Tre i dibattiti centrali: si comincia il 6 luglio con “Goall: tutti in campo”. Rappresentanti di squadre nazionali e internazionali incroceranno le loro esperienze e proposte per il superamento delle barriere e delle discriminazioni del mondo calcistico, legate all’orientamento sessuale, all’identità di genere e all’appartenenza socio-culturale. Interverranno M.Claysset (politiche di Genere e Diritti UISP), Atletik Dildoa (Turchia), FemSlam (Serbia), Champion Ohne Grenzen (Germania), Rede ExAequo (Portogallo), (ArciLesbica).
Venerdi 7 luglio, alle ore 16.30 verrá presentato il progetto nazionale Uisp “SportAntenne: prevenzione, emersione e mediazione per combattere le discriminazioni”, promosso insieme ad Unar e sostenuto dal Ministero dell’Interno e dall’Unione Europea. Alle ore 18.30,sarà la volta di:”Mediterraneo: da Mare nostrum a Mare Chiuso” Spazio alla voce delle ONG che a testa alta rispondono agli attacchi e con senso di responsabilità si fanno carico del soccorso umanitario in mare. Partecipano Stefano Liberti (giornalista della rivista Iternazionale), S.Stilli(AOI), on.F.Fossati, modera M.Romanelli (GVC).
Sabato 8 luglio si parlerá di “Libere/i di Giocare – Europa e rifugiati, iniziative, regole e esperienze di inclusione sociale”. Lo sport, riconosciuto come strumento straordinario di inclusione e integrazione, spesso frappone ostacoli regolamentari a che rifugiati e richiedenti asilo vivono sulla propria pelle quando il gioco diventa “ufficiale”.Esperienze e regole a Quali sono le proposte in campo per superare questa situazione? Partecipano:A.Morelli (UNHCR), V.Manco (Presidente UISP),F.Appetiti (AIC), D.Drago (We want to play), modera un rappresentante di FARE.
Inoltre dalle 15 sono previste una serie di iniziative e scambi culturali con rappresentanti del popolo Saharawi.