Una busta contenente una copia dei Siciliani giovani e minacce di morte è stata recapitata nel pomeriggio del 19 luglio alla sede del giornale a Catania”. Lo scrive in una nota Riccardo Orioles. “Le minacce erano specificamente destinate al responsabile della redazione catanese, Giovanni Caruso, che pochi giorni prima, presentando il giornale, aveva annunciato l’acquisizione di beni confiscati alle famiglie mafiose catanesi. Sono in corso le indagini. Non si esclude la non casualità della data.
La Federazione Nazionale della Stampa Italiana e l’Associazione Siciliana della Stampa sono al fianco della redazione de “I Siciliani giovani” e condividono l’allarme lanciato dal direttore Riccardo Orioles dopo che una busta contenente una copia del giornale e minacce di morte è stata recapitata, nel pomeriggio del 19 luglio, alla sede del giornale a Catania.
«Abbiamo massima fiducia nelle indagini in corso e siamo certi che le autorità competenti attiveranno tutte le necessarie misure a tutela dei giornalisti e del loro diritto-dovere di svolgere fino in fondo il proprio lavoro», commentano il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, e il segretario dell’Assostampa Sicilia, Alberto Cicero.
«Appare significativo – proseguono – che il messaggio intimidatorio sia arrivato il 19 luglio, giorno della strage di via D’Amelio, e che sia arrivato nella redazione di un giornale che storicamente si ricollega all’esperienza de “I Siciliani” di Pippo Fava ed è ospitata in un bene sequestrato alla mafia. I colleghi di certo non si lasceranno intimidire».