In Yemen il colera ha già stroncato le vite di circa 300 bambini e l’epidemia sta arrivando a colpire 5 mila nuove persone ogni giorno. Ogni minuto un bambino è colpito da diarrea acuta acquosa. È l’ennesima conseguenza di questo conflitto di cui nessuno parla ma che in due anni ha prodotto 1.546 i bambini uccisi e quasi 3.000 mutilati. Rivolgo un appello ai media: non ignoriamo questa ennesima emergenza mondiale. La situazione è grave ed è necessario sensibilizzare la comunità internazionale affinché si intervenga al più presto.
In un contesto già estremamente difficile a causa del conflitto in cui oltre 2 milioni di bambini soffrono di malnutrizione acuta e quasi mezzo milione di malnutrizione acuta grave, questa epidemia di colera non poteva scoppiare nel momento peggiore. I bambini che soffrono di malnutrizione acuta grave sono molto vulnerabili alla diarrea poiché i loro sistemi immunitari sono già molto deboli. Non solo i bambini non vengono nutriti abbastanza, non hanno accesso ad acqua e a servizi essenziali ma vengono sempre più utilizzati dalle parti in conflitto come combattenti. Nell’ultimo anno i bambini costretti a imbracciare le armi sono passati da 850 a 1572 mentre quasi 2/3 delle bambine al di sotto dei 18 anni sono costrette al matrimonio. È ora di dire basta. Anche qui, come in Siria, ci troviamo di fronte all’indifferenza globale.