Rispettare la Creazione è uno dei nostri “compiti fondamentali”
Rispetto, responsabilità e relazione. Sono i tre temi sottolineati da Papa Francesco in un messaggio indirizzato al Convegno “Laudato si’ e grandi città”, in corso a Rio de Janeiro e apertosi ieri con l’intervento del cardinale Turkson, prefetto del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale. Nel documento (qui il testo integrale in spagnolo), il Pontefice lancia un nuovo urgente appello ai governi affinché abbiano cura dell’ambiente, non rimanendo inerti di fronte all’inquinamento dell’aria e dell’acqua.
Rispettare la Creazione è uno dei nostri “compiti fondamentali”. Lo ribadisce con forza Papa Francesco nel suo Messaggio e riprendendo proprio l’Enciclica Laudato si’ a cui è dedicato il Convegno di Rio de Janeiro evidenzia che “non possiamo rimanere a braccia conserte quando avvertiamo una grave diminuzione della qualità dell’aria o l’aumento della produzione di rifiuti non adeguatamente trattati”. Queste situazioni, avverte il Papa, “sono conseguenza di una forma irresponsabile di manipolare la creazione e ci chiedono di esercitare una responsabilità attiva per il bene di tutti”. Purtroppo, prosegue Francesco, osserviamo una “indifferenza verso la nostra Casa comune”. Questa “passività”, si legge nel messaggio, “dimostra la perdita del senso di responsabilità” ed è allora urgente che ogni governo incentivi “modi di agire responsabili” per rispettare l’ambiente in cui tutti viviamo.
Il Papa che declina il suo Messaggio in tre punti – “rispetto, responsabilità e relazione” – evidenzia che rispettare la Creazione è un dovere anche verso le generazioni future. “Questa cura – avverte – dobbiamo insegnarla e trasmetterla” e mette l’accento sull’importanza dell’acqua il cui accesso deve essere un “diritto fondamentale” che va garantito a tutti. Francesco non manca poi di mettere l’accento sull’importanza delle relazioni che, nelle grandi città, sembrano essere sempre più in difficoltà. A volte la società si chiude e si vive nella sfiducia, mancano le radici e si produce un isolamento che genera povertà. Ecco perché, è l’appello del Papa, è necessario uno sforzo congiunto a livello politico, educativo e religioso per “creare relazioni umane” che “rompano i muri” che emarginano le persone. (Alessandro Gisotti – Radiovaticana)
Da sanfrancesco
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