Sconcerto, amarezza e rabbia. Questi i sentimenti che suscita la richiesta di archiviazione dell’inchiesta sull’uccisione di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin avvenuta il 20 marzo 1994 a Mogadiscio. Sentimenti aggravati dalla recente sentenza emessa dal tribunale di Perugia che ha scagionato l’unico imputato e ha di fatto confermato l’impressionante serie di depistaggi e bugie che hanno caratterizzato questa vicenda. Riteniamo che la ricerca della verità debba proseguire non soltanto per un dovere nei confronti delle due vittime, ma anche e soprattutto perché in uno Stato di diritto non possono essere consentite omissioni e reticenze.
Per questa ragione, nell’auspicare che la richiesta di archiviazione non venga accolta, abbiamo concordato con la signora Luciana Alpi che qualsiasi ulteriore iniziativa sarà decisa ed annunciata il prossimo 6 luglio nel corso della manifestazione promossa da Fnsi, Usigrai e Articolo21, alle ore 17.30 nella sede della Federazione nazionale della stampa a Roma, in occasione della presentazione del libro “Esecuzione con depistaggi di Stato”.
Siamo certi che le massime autorità dello Stato seguiranno l’iniziativa con la dovuta attenzione.