Una risoluzione europea che imponga l’embargo sulla vendita di armi all’Arabia saudita. È questa la richiesta avanzata nel corso di una conferenza stampa alla Camera dei Deputati organizzata, fra gli altri, da Articolo 21, Archivio Disarmo, Amnesty International, Rete della Pace, Rete Italiana per il Disarmo, Fondazione Finanza Etica ed Oxfam Italia. Tema al centro dell’incontro il massacro in corso nello Yemen, che subisce continui bombardamenti dalla coalizione a guida Saudita impegnata a dare supporto alle forze governative contro i ribelli sciiti.
“Diecimila morti, oltre 45mila feriti, circa tre milioni di sfollati. Una crisi umanitaria e problemi sanitari devastanti, come il colera che ha già fatto 1500 vittime, stanno stremando la popolazione scampata alle bombe e agli scontri tra ribelli e militari yemeniti. Questo è lo Yemen oggi. Eppure di quanto accade nel Paese siamo in pochi, pochissimi, a parlarne – ha ricordato Antonella Napoli, giornalista e membro del Consiglio di presidenza di Articolo 21 – Dall’inizio del conflitto tentiamo di ‘illuminare’ questa crisi dimenticata raccontando dell’emergenza che non sembra arrestarsi nel Paese. Cerchiamo cosi di squarciare la censura dei media mainstream sulla disperazione silenziosa dello Yemen, ignorato dal mondo. E continueremo a farlo sostenendo campagne come quella di Rete italiana per il disarmo”.
Le organizzazioni che monitorano costantemente il conflitto hanno evidenziato come degli oltre 10000 morti, la metà siano civili. Altro dato che denota la drammaticità della crisi sono i 2 milioni di bambini che non hanno la possibilità di andare a scuola e le 18,8 milioni di persone – fra cui 9,6 milioni di minori – che necessitano di assistenza umanitaria, cibo, acqua e di rifugi sicuri. Quella in Yemen e’ una guerra che viola ogni diritto internazionale e l’Italia e’ in parte responsabile. Il nostro Paese esporta (tramite la Rmw di Domusnovas, controllata della tedesca “Rheinmetall”) le bombe utilizzate dalla coalizione guidata dalla Arabia Saudita.
“Di questa vicenda ci siamo occupati sin dall’inizio, – hanno ricordato Donatella Duranti, Michele Piras e Filippo Fossati, del Gruppo Art. 1.- proponendo risoluzioni in Commissione e diversi atti di sindacato ispettivo, essendo peraltro l’export di armi verso paesi che violano i diritti umani esplicitamente ed assolutamente vietato dalla Legge 185 del ’90. Per tutto questo ci uniamo oggi con forza all’appello lanciato dalle associazioni pacifiste, affinché i parlamentari di ogni schieramento politico recepiscano e promuovano una Risoluzione – così come già fatto peraltro in sede europea – che impegni il Governo italiano ad avviare una iniziativa volta alla imposizione da parte dell’UE di un embargo sulle armi nei confronti dell’Arabia, in conformità anche alla posizione comune 2008/944/PESC del Consiglio dell’8 dicembre 2008”.