«Le parole di Papa Francesco sull’iniquità del mondo del lavoro, sulle pensioni d’oro e sul ruolo del sindacato devono indurre alla riflessione e a un cambio di passo da parte di tutti. Il monito sulle pensioni d’oro e sui troppi anziani, magari pensionati, al lavoro non può lasciare indifferenti». Lo afferma, in una nota, il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso.
«La situazione denunciata da Papa Francesco – prosegue – descrive alla perfezione anche il mercato del lavoro giornalistico, dove sono troppi i pensionati che, usciti dalla porta di molte redazioni, sono rientrati dalla finestra delle stesse redazioni, continuando a svolgere lo stesso lavoro. È una situazione che il sindacato dei giornalisti denuncia da anni e che non ha trovato alcuna forma di correzione nei recenti decreti attuativi della legge sull’editoria, con i quali il governo ha preferito aderire alle richieste delle imprese, disattendendo tutti gli impegni sul fronte del sostegno all’occupazione, della lotta al precariato e della riduzione delle troppe diseguaglianze. Altrettanto preoccupanti sono i tentativi, marginali ma rumorosi, di destabilizzare i principi di solidarietà che tengono insieme il sistema per difendere rendite di posizione e privilegi di altre stagioni della professione e del Paese».