80 anni dalla Liberazione, verso il 25 aprile 2025

Il messaggio è chiaro: con la mafia la politica deve convivere

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Della trattativa Stato-mafia quello che è più inquietante non è solo la mancanza della piena verità dei contenuti, ma che ci sia stata. E’ eversivo che le istituzioni dello Stato abbiano riconosciuto come interlocutore un’organizzazione criminale, come fosse un altro stato. E non è successo sempre così, perché con le brigate rosse l’atteggiamento fu invece intransigente e durissimo. Ma quelli erano “comunisti”, mentre i mafiosi sono solo cortigiani che sbagliano.

Le clamorose dichiarazioni di Graviano – che citano B come uno degli attori della ignobile trattativa – reggono la prima pagina per un solo giorno. Poi vengono normalizzate nei pastoni dei tg o negli interni dei giornali. Il messaggio è chiaro: con la mafia la politica deve convivere. Procura voti, stronca ribellioni, punisce le teste calde, insomma tiene buoni interi territori del Paese. Un servizio d’ordine un po’ caro, in appalti, spaccio, gioco d’azzardo e pizzo, ma che offre un servizio eccellente di sottomissione e orientamento del consenso.

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