“Il comunicato Usigrai è lesivo dell’immagine del Servizio Pubblico? Portateci in tribunale, e lì chiariremo i fatti e stabiliremo chi distorce la realtà”. Lo scrive l’Usigrai in una nota. “Non sappiamo chi abbia firmato il comunicato aziendale visto che la Rai è senza Dg. Immaginiamo Presidente e CdA. Se il tentativo è intimidirci, sappiano che non ci sono riusciti e non ci riusciranno. La loro reazione stizzita è tipica di chi è stato punto sul vivo. Piuttosto suggeriamo loro di occuparsi delle ricadute sulla immagine del Servizio Pubblico dei fatti avvenuti in questi 2 anni: censura da parte dell’Anac per assunzioni di dirigenti esterni; il collegio dei sindaci Rai che paventa rischi di contenzioso, di danno erariale e reputazionale; condanna per comportamento antisindacale; incapacità di approvare progetti; ora Presidente e CdA impantanati in una crisi al buio che hanno determinato e che non sono in grado di risolvere”.
«La Fnsi è dalla parte dell’Usigrai, di tutti i lavoratori del servizio pubblico e di chiunque si batta per garantire un futuro a un’azienda che comincia a perdere alcuni dei suoi pezzi più pregiati. Dentro e intorno alla Rai si sta consumando uno spettacolo indecoroso come non si vedeva da anni. La lotta furibonda in seno ai gruppi dirigenti sta paralizzando qualsiasi discussione, provocando l’affossamento ripetuto di piani editoriali. Chi deve decidere lo faccia in fretta. L’azienda ha bisogno di un direttore generale non autorevole, ma autorevolissimo; non forte, ma fortissimo e capace di guidare il servizio pubblico fuori dalle secche sulle quali è finito». Lo affermano, in una nota, il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti