Aula Magna del Liceo Peano, piena di ragazzi preparati e motivati dall’aver già letto il suo libro “Il clan degli invisibili”, pongono domande elaborate dopo attenta riflessione; Tizian risponde con semplicità, ma con meticolosità, evitando enfasi e riferimenti personali, se non alla fine, su invito del giornalista Gaetano Savatteri, sulla morte del padre, ucciso dalla ‘ndrangheta nel 1989. Significativa l’ultima risposta sul come riconoscere il male e la sua contaminazione, sul cosa fare ognuno nel suo piccolo quotidiano.
Al termine si resta tutti toccati con molte conoscenze in più riguardo a quella “normalità” mafiosa che ormai, da tempo, ha travalicato i confini della Calabria ove è nata, dove il giornalista-scrittore ha vissuto la propria infanzia.
Iniziativa riuscita per imparare a crescere in consapevolezza.
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