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Genova, applausi alla poesia che difende l’ambiente

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Nel pomeriggio di lunedì 5 giugno si è tenuto nel centro di Genova, presso il locale La Passeggiata Librocaffè, l’evento internazionale di poesia, musica e arte “I’m With Nature”, patrocinato dalle Nazioni Unite (Un Environment), per celebrare la Giornata Mondiale dell’Ambiente. Dopo il saluto di Fabio Caccia, titolare del locale e promotore di cultura e civiltà da tanti anni, il numeroso pubblico ha applaudito con calore e partecipazione le performance, che hanno visto poeti esperti, con tanti premi letterari italiani e internazionali in bacheca, alternarsi ad artisti giovani e giovanissimi. E’ questo il progetto alla base della nuova iniziativa Genova Poesia, che intende portare nella città della lanterna una poesia viva e moderna, utile e folgorante, capace di influire sulla società (molti autori invitati all’evento con Genova Poesia sono anche difensori dei diritti umani e dell’ambiente) e di stimolare i giovani a conoscere e cambiare il triste mondo che li circonda.
I poeti Roberto e Daniela Malini hanno presentato l’evento, nel corso del quale si sono ascoltati versi e canzoni, ma sono anche stati apprezzati i dipinti di tre artisti impegnati a difesa dell’ambiente: Dario Picciau, membro dell’Accademia d’Arte Digitale di New York, sostenuto nel suo lavoro dalle Nazioni Unite e da tante istituzioni che tutelano l’ambiente; Fabio Patronelli, artista astratto amato tanto in occidente che in oriente, autore, recentemente, di una serie di dipinti apprezzati e promossi dall’avvocato Fajardo, difensore dei popoli dell’Amazzonia ecuadoriana colpiti da un disastro ecologico causato alla multinazionale del petrolio Chevron-Texaco; Ginevra Triuzzi, giovane studentessa al Liceo artistico Klee Barabino di Genova, autrice di un’opera ecologica che Roberto Malini ha definito, durante l’evento, “un capolavoro giovanile, un San Sebastiano del nostro tempo”.
Il pomeriggio ha offerto attimi intensi di pathos e solidarietà fra gli spettatori e gli artisti: Renzo Bonissone, cantore di Genova e della libertà; Steed Gamero, peruviano che ha anche la cittadinanza italiana, una delle voci più interessanti della nuova poesia dell’America Latina; Mauro Milani e Massimiliano Moresco, che hanno sottolineato attraverso versi potenti l’importanza dell’impegno civile e culturale a difesa dell’ambiente e della salute dei cittadini; la cantante Kirsten Capurso e la pianista Silvia Peschiera, che hanno espresso con il loro giovane talento le ansie dei giovani verso un mondo che propone orizzonti sempre più oscuri; la giovane interprete e scrittrice Beatrice Marchetti, che ha letto versi di poeti americani, per ricordare come l’America, oggi irresponsabile verso il probloma climatico, abbia invece contribuito allo sviluppo della civiltà e possa farlo ancora in futuro; Daniela Malini, voce di una poesia che pone la natura in un rapporto di simbiosi con l’essere umano, ove l’una è vitale per l’altro; Roberto Malini, che ha letto poesie dal suo libro Ba Ta Clan, un’opera che parla di diritti umani e ambiente e presto sarà al centro ci un grande progetto di editoria audio, cui partecipano alcune delle voci più importanti del cinema. Al termine delle performance, gli spettatori – fra cui molti giovani – hanno voluto avvicinarsi ai protagonisti, stringere loro la mano, abbracciarli e scattarsi selfie insieme a loro. “Pensavo che la poesia fosse noiosa,” ha detto un giovanissimo spettatore, “invece è stato bello e interessante. Con questa poesia ci si diverte e si impara qualcosa. Dopo aver ascoltato questi poeti, io e i miei compagni rifletteremo sugli argomenti di cui si è parlato, soprattutto l’ambiente e il terrorismo”.
La sintesi del pomeriggio è però nelle parole della giovane Beatrice Marchetti: “Non dobbiamo aver paura. Oggi abbiamo visto che la poesia può unire le persone, come ha fatto ieri il concerto ‘One Love’ di  Manchester. Se siamo uniti, il futuro non ci fa più paura e ci sentiamo in grado di dire no a chi avvelena l’ambiente e a chi minaccia le nostre vite e la nostra libertà, sperando riuscire a dividerci con l’arma del terrore”.

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