La Stato civile è dove i bisogni diventano diritti. Da quelli personali – nutrizione, dimora, cure, famiglia, sicurezza, riposo – a quelli relazionali – giustizia, lavoro, espressione, istruzione, religione, riservatezza ed altri.
La schematizzazione serve per dire che quando ai cittadini sono negati o mal soddisfatti i loro bisogni/diritti, riconoscerli ai migranti può far scoppiare una guerra tra poveri. E’ quello che sta succedendo in Italia (e non solo). In sostanza, il processo di migrazione sta funzionando come una lente d’ingrandimento sui ritardi di prestazioni verso i cittadini. Per esempio, con i piani di edilizia sociale che scarseggiano, dare anche un solo alloggio popolare a una famiglia di migranti fa esplodere un conflitto di quartiere.
E’ questo il punto centrale del fenomeno migratorio nel nostro Paese. La carenza di servizi ordinari ai cittadini fa diventare l’accoglienza straordinaria un furto di “quelli” ai danni degli italiani. Una percezione che produce rabbia, convertibile in voti, purché la si sappia ben cavalcare. Quindi molti politici l’alimentano. “Prima gli italiani” o “Basta immigrati” sono le frasi che muovono consenso e rimuovono il problema. Destra, Lega, PD e anche i 5 Stelle l’hanno capito. Non solo, ma lasciare nel caos la situazione è una pacchia per questi partiti, perché i migranti si arrangiano nelle aiuole, stazioni, parcheggi e diventano più visibili, rendendo il fenomeno sovra-percepito. Ideale per essere strumentalizzato.
Quindi pochi decisori hanno interesse ad organizzare l’accoglienza e regolarla in modo da farla percepire “sostenibile” e persino utile alle comunità. Basterebbe incoraggiare formazione e lavori di pubblica utilità, per togliere i migranti dalla depressione dei sonni diurni nelle brande e dal vagare senza meta, per creare invece con i cittadini un rapporto di fiducia.
Ma è organizzare un fenomeno così complesso e vasto è difficile. Ci vorrebbero politici che pensassero al bene comune, anche se raggiungibile con scelte impopolari. Persone con la credibilità di Berlinguer e la tenacia ideale di De Gasperi. Ma il convento passa Salvini, Renzi, Alfano, Grillo…
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