Querele temerarie, Articolo21: aderiamo e rilanciamo iniziativa Fnsi. Il 24 maggio in piazza a Roma. E’ nostra battaglia

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Articolo21 aderisce e rilancia l’iniziativa Fnsi per un’iniziativa pubblica allo scopo di chiedere a Governo e Parlamento provvedimenti concreti sulle querele temerarie e sui temi del lavoro, della lotta al precariato e dei diritti. La manifestazione si terrà a Roma il prossimo 24 maggio, con la convocazione del consiglio nazionale e con la partecipazione di delegazioni da tutte le regioni.
“Articolo 21 ha iniziato ormai da molti anni la battaglia per contrastare le querele temerarie nei confronti dei giornalisti – sottolinea la presidente Barbara Scaramucci – Essere accanto ai colleghi minacciati anche nelle aule giudiziarie è per noi un impegno morale, nel nome di Roberto Morrione e di Santo della Volpe che tanto lavorarono su questo problema”.
La Fnsi ritiene che non vi siano segnali che lascino intravvedere su queste materie soluzioni coerenti con gli impegni assunti dal governo. Sulle querele temerarie non è ancora in discussione una norma che aiuti a contrastare il fenomeno. Senza contare che giace al Senato, in quarta lettura, la proposta di legge sull’abolizione del carcere per i giornalisti.

Sui temi del lavoro, invece, è largamente condivisa la preoccupazione per il tentativo di stravolgere la legge di riforma dell’editoria. Da questo punto di vista, i pareri delle commissioni di Camera e Senato, per quanto non vincolanti, prefigurano scenari di ulteriore e progressiva precarizzazione del lavoro. Del rilancio del settore in tutte le sue componenti – agenzie di stampa, carta stampata, emittenza radiotelevisiva, uffici stampa e web – e della necessità di contrastare il lavoro senza diritti finora non si è vista neanche l’ombra.
Per queste ragioni, la manifestazione di piazza del 24 maggio sarà la prima di una serie di iniziative pubbliche per richiamare l’attenzione anche dell’opinione pubblica sui temi della libertà di stampa, che non riguardano soltanto i professionisti dell’informazione, ma anche il diritto dei cittadini ad essere informati.


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