I dati confermano la regione della capitale come quella in cui avvengono più episodi di attacco agli operatori dell’informazione
Il Lazio è la regione italiana in cui nel 2016 c’è stato il maggior numero di minacce e intimidazioni nei confronti della stampa e di chi, in generale, fa attività di informazione: il 25% del totale nazionale. Lo ha spiegato il direttore di Ossigeno, Alberto Spampinato, durante il convegno “Informazione. Diritto violabile?” in Senato in occasione della Giornata mondiale della libertà di stampa.
L’Osservatorio ha attestato che sui 412 giornalisti e blogger che hanno subito minacce nel corso del 2016 – secondo le rilevazioni di Ossigeno – 103 sono del Lazio. “Nel periodo 2011-2017 la percentuale del Lazio è stata del 19,5% (625 casi su 3202 documentati). Quindi in questa regione l’incidenza è cresciuta. Nei primi due mesi di quest’anno Ossigeno ha accertato in Lazio 46 casi su un totale di 117 nel territorio nazionale. Quindi in questi ultimi mesi la percentuale del Lazio ha sfiorato il 40%”, ha detto Spampinato.
“In Puglia, Ossigeno ha registrato 174 casi su 3202 (5,4% del totale), in Campania 415 casi su 3202 (13% del totale). Indagini conoscitive in queste regioni sono altrettanto necessarie che nel Lazio”, ha aggiunto.
MF