E’ un fatto poco conosciuto, ma il governo italiano ha stretto recentemente un accordo per bloccare i profughi con la Repubblica del Niger. Il Niger è uno stato in cui si verificano innumerevoli violazioni dei diritti umani, denunciate dalle principali organizzazioni internazionali umanitarie. Nelle carceri e nelle case di permanenza per migranti le condizioni di vita sono inaccettabili ed sono all’ordine del giorno trattamenti inumani e degradanti, come la tortura. Numerosi giornalisti e difensori dei diritti umani sono soggetti a pesanti limitazioni delle libertà individuali e a intimidazioni istituzionali. La schiavitù, nonostante dal 2003 venga considerata un crimine, è tuttora praticata. Nonostante questo, nel silenzio complice dell’Unione europea, il nostro paese ha stipulato un accordo con le istituzioni nigeriane, che porterà a migliaia di arresti, detenzioni, violenze, stupri e ogni genere di abusi nei confronti di migranti innocenti, per l maggior parte giovanissimi. “Abbiamo fatto un accordo con il Niger,” ha dichiarato oggi il ministro degli Esteri Angelino Alfano, “per vigilare le frontiere tra il Niger e la Libia, da cui transita oltre il 90% dei migranti che arrivano in Libia e poi la gran parte di essi vengono in Europa attraverso l’Italia”.
Iscriviti alla Newsletter di Articolo21