Tre sorelle rom morte bruciate in un camper di concentramento, dove dormivano in 11. Segregate in quel furgone forse dall’odio di altri gruppi rivali, ma sicuramente dall’indifferenza di noi romani. Divenuta ostilità conclamata con le plateali demolizioni di Alemanno del Casilino 900, dove prima si tentava di integrare i ragazzini, andandoli a prendere con un pulmino per essere sicuri che frequentassero la scuola e non andassero a borseggiare i turisti sulla metro. Ma erano altri tempi, quando la sinistra era di sinistra. E si occupava degli ultimi con progetti veri, che prevedevano anche la doccia nelle scuole. E insegnanti eroici negli istituti di frontiera che facevano da seconde madri e padri a questi studenti, alcuni dei quali si sono poi laureati.