Proprio nel giorno in cui una mega operazione di polizia in Stazione Centrale (sotto l’attento occhio di Salvini che, entusiasta, ha trasmesso tutto in diretta Facebook) è iniziato a Milano il Festival dei diritti umani. I due eventi non sono ovviamente connessi, ma rendono l’idea dell’urgenza del tema. Alla Triennale si è discusso di giornalismo a libertà vigilata, con Ferruccio De Bortoli e l’editorialista del quotidiano turco Cumhuriyet, Ahmet Insel. È stata poi inaugurata la mostra di Mirko Secchi “Behind Zika virus” che aveva vinto il concorso fotografico indetto lo scorso anno dal Festival. Con questo progetto Cecchi ha voluto affrontare il tema del diritto alla salute partendo dalla diffusione del virus Zika in Brasile.
Mercoledì 3 maggio il Festival celebra la Giornata mondiale della Libertà della Stampa già dalla mattina con la proiezione del film Fortapàsc di Marco Risi e il dibattito con Arzu Geybulla giornalista azera, Paolo Borrometi giornalista minacciato dalla mafia, Luka Zanoni direttore Osservatorio Balcani-Caucaso. In un’altra sala saranno proiettate le video-inchieste di Giorgio Fornoni, Intervista a Anna Politkovskaja e Il calvario ceceno, con interventi dei giornalisti Giorgio Fornoni, Amalia De Simone, Laura Silvia Battaglia, Lorenzo Frigerio e Michele Albanese.
Insieme a FNSI e Articolo21 il Festival del diritto umani organizza il convegno Il pericolo non dovrebbe essere il mio mestiere: il giornalismo tra censure, minacce e guerre. Interverranno Giuseppe Giulietti Presidente FNSI, Rino Rocchelli e Elisa Signori genitori del fotoreporter Andy Rocchelli ucciso nel conflitto ucraino, Alessandra Ballerini avvocato, Anna Cataldi giornalista e scrittrice, Nadia Azhghikina Federazione Europea dei Giornalisti, Ahmet Insel giornalista turco, Paolo Borrometi, Michele Albanese e Amalia De Simone giornalisti minacciati dalla mafia, Anna Del Freo FNSI, Gabriele Dossena Ordine Giornalisti della Lombardia, Paolo Perucchini Associazione Lombarda dei Giornalisti.
Al termine del convegno si potrà visitare la mostra “Dall’ultimo fronte. L’Ucraina di Andy Rocchelli e Andrej Mironov” delle ultime foto di Andy Rocchelli, ucciso il 24 maggio 2014 insieme ad Andrej Mironovmentre documentavano la guerra in Ucraina. Nonostante la delicatezza delle indagini tuttora in corso, la famiglia Rocchelli ha dato il suo consenso all’allestimento di una mostra che rende pubbliche alcune immagini recentemente trovate in una scheda della macchina fotografica usata da Andy Rocchelli.
Per la sezione Book interverranno sui Diritti umani e petrolio. Il caso Azerbaijan Arzu Geybulla giornalista azera e Elena Gerebizzadi Re:Common – associazione curatrice del graphic novel L’alleato azero. Alla sera proiezione del film The train of salt and sugar di Licinio Azevedo.
Ah, a proposito del mega blitz delle forze dell’ordine in Stazione Centrale, come riferisce il sito di Repubblica “alcuni dei cittadini stranieri controllati (in Questura, ndr) hanno scoperto lì di aver ottenuto l’ok della Commissione al rilascio del permesso di soggiorno per motivi umanitari”. Avanti così…