Voteremo a Settembre. E già da ora, si preannuncia un’alleanza organica per un governo PD con B. Sì, proprio lui, l’uomo che ha umiliato la dignità collettiva del Paese, lisciando l’opportunismo degli italiani. Ma Renzi – quando si tratta di potere – è di bocca buona. In più, i militanti di entrambi gli schieramenti sono affezionati e seguono il capo, non i fatti.
Una pacchia per Grillo. Utilizzando il sempreverde “tanto peggio-tanto meglio”, collabora alla nuova legge elettorale, per portare al più presto al potere gli impresentabili, per poi indicarli al pubblico ludibrio e riproporre con ancor più forza la terza via grillina, per il regno del “velavevodetto”, pieno di macerie.
E la Sinistra?
C’è, ma è latente. Forse la truffa dei referendeum sui voucher convincerà anche i più “spaccacapellisti” a tentare una unità su punti forti e comuni della tutela del lavoro e la lotta alla disuguaglianza, lasciando in disparte le differenze. La manifestazione della CGIL del 17 giugno aiuterà a capire molte cose. Così come la nuova legge elettorale, che con la sua soglia di sbarramento costringerà a federazioni di necessità, di solito non beneauguranti. A meno che Pisapia si ponga con chiarezza in alternativa a Renzi e punti verso un progetto di coinvolgimento di autorevoli esperti, per dare energia ad una sinistra “arancione” ed esplicitamente impegnata contro corruzione ed evasione, per trovare i fondi da destinare a servizi essenziali di giustizia sociale.
Sarà un’estate caldissima. Con spiagge piene di “vu-votà” e litigi tra gli ombrelloni.
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