«L’aggressione subita alla stazione Termini di Roma dalla collega Francesca Parisella e dagli operatori della troupe di Matrix, durante la puntata del programma andata in onda ieri sera, ripropone in modo drammatico il tema della sicurezza dei giornalisti e degli operatori dell’informazione. Francesca Parisella stava cercando di raccontare la situazione nella principale stazione ferroviaria della Capitale e chi le ha impedito di andare in onda ha voluto lanciare un messaggio chiaro a tutti i giornalisti: “State alla larga dalla stazione Termini”. Tutto ciò è inaccettabile perché in un Paese civile non possono esistere zone franche per chi si dedica a traffici per nulla limpidi». Lo affermano, in una nota, il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti.
«È auspicabile – proseguono – che le autorità competenti si attivino per identificare e assicurare alla giustizia gli aggressori di Francesca Parisella e degli operatori di Matrix, ai quali va la solidarietà del sindacato dei giornalisti, ma soprattutto è necessario che il ministro dell’Interno adotti ogni misura necessaria per consentire ai giornalisti di fare il loro mestiere in assoluta sicurezza, anche in quelle periferie del malaffare che vanno illuminate dall’informazione».