Usa: diritti digitali e ambiente nel mirino legislativo

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Altra settimana controversa per la Casa Bianca. D’altronde controversie e polemiche sono oramai una costante di questa fase storica statunitense. A partire dalla prevista approvazione anche alla Camera (con 215 voti a favore e 205 contrari, in base alle linee di partito) dell’eliminazione della normativa che imponeva ai provider Internet (ISP) di ottenere il consenso degli utenti (“opt-in”) per poter  vendere alle agenzie pubblicitarie i loro dati personali, la cronologia delle ricerche o le app scaricate. da TwitterViene così  liquidata una misura pro-privacy assai apprezzata dai cyber-utenti Usa e voluta da Obama tramite la Federal Communication Commission (Fcc), il cui approccio a tutela dei cittadini oggi appare completamente capovolto.

Già avviati i ricorsi legali delle associazioni digitali pro-consumatori, a partire dalla Electronic Frontier Foudation (Eff), che denuncia il rischio di essere controllati in ogni aspetto della nostra vita e la messa a repentaglio della sicurezza informatica.La Eff continuerà la battaglia per ripristinare il diritto alla privacy su tutti i fronti“, si legge nel comunicato diffuso a caldo, mentre su Twitter abbondano i commenti negativi e la pianificazione delle proteste.

Secondo FreePress si tratta solo della premessa all’abolizione di una norma sacrosanta per la cittadinanza digitale, la Neutralità della Rete (come conferma ora anche il New York Times). E la stessa FreePress è tra i gruppi d’opposizione più attivi su questo fronte, citando tre diversi disegni di legge repressivi e invitando a firmare una lettera diretta al Congresso affinché… Continua su vociglobali


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