L’anziano giornalista era stato aggredito e selvaggiamente picchiato in una delle vie di San Pietroburgo il 9 marzo scorso e da allora era in coma indotto. Il direttore editoriale di “Novy Peterburg”, Denis Usov, ha ipotizzato che l’aggressione ad Andrushchenko potesse essere collegata a una serie d’inchieste giornalistiche sull’inefficienza della lotta alla corruzione delle strutture del potere. Andrushchenko, 73 anni, nel consiglio comunale di San Pietroburgo dal 1990 al 1993, aveva riportato lesioni cerebrali e per questo era stato sottoposto a un intervento chirurgico. Era noto per le sue inchieste sulla criminalità locale, la corruzione e gli abusi della polizia. Nel 2007 era stato processato per diffamazione, appelli pubblici all’estremismo e denigrazione della legittima autorità. Nello stesso anno la pubblicazione del quotidiano “Novy Peterburg” è stata sospesa, per essere poi ripristinata nel 2009. Nel 2008 il tribunale lo aveva riconosciuto colpevole di denigrazione pubblica dei rappresentanti della Procura, condannandolo a una multa e un anno di reclusione con sospensione della pena. Tutti gli altri capi d’accusa sono decaduti. Andruscenko, che si era sempre proclamato innocente, nel 2008 aveva annunciato pubblicamente che avrebbe rinunciato alla cittadinanza russa “per protesta contro le repressioni politiche, la soppressione della libertà di parola, e l’introduzione della censura sfociata nella chiusura del primo quotidiano privato di San Pietroburgo, appunto il “Novy Peterburg”. – See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/San-Pietroburgo-picchiato-selvaggiamente-muore-noto-giornalista-e-fondatore-del-Novy-Peterburg-5a4ba09d-6218-4f7e-a7a7-5980d263709c.html